Non e' una questione di fase, ma di massa/neutro.
I due fili che arrivano a una comune spina domestica
non sono equivalenti. Uno, il neutro, e' "circa" a massa.
L'altro, la fase, oscilla (in corrente alternata) rispetto
al neutro.
Gli standard elettrotecnici di paesi un po' migliori
dell'Italia prevedono spine che si possono infilare in una
sola direzione per cui anche all'interno dell'apparecchio
si puo' ancora distinguere la fase dal neutro. Questo
permette di iniziare un'avvolgimento col neutro e finire
con la fase, migliorando la sicurezza, diminuendo
l'irraggiamento, una lampadine avra' la fase sulla punta
diminuendo le probabilita' di prendere la scossa,
gli interruttori unipolari interromperanno sempre la fase
e cosi' via discorrendo.
Con lo standard italiano tutto cio' e' vanificato dal fatto
che l'utente puo' inserire la spina indifferentemente nelle
due posizioni.
Nessuno stupore quindi che il campo disperso dipenda
dal verso di inserimento della spina!
Saluti
Mino Saccone
Steve� <steverm_at_libero.it> wrote in message
news:392B8AE5.F70A9DA8_at_libero.it...
>
> Premessa: ho fatto due volte questa domanda su it.hobby.elettronica ma
> non avendo risposta l'ho girata nel vostro ng.
> Ho acquistato per posta un rudimentale strumento di rilevazione di campi
> elettrici. Al di la' della precisione, ho notato
> che gli apparecchi contenenti trasformatori elettrici/resistenze
> emettono differenti valori di radiazione a seconda se si gira la spina
> da un lato od da un'altro ( cambio di fase ). Da che cosa e' dovuto ? E'
> meglio metterle in un verso oppure nell' un'altro ( per esempio l'Hifi o
> lo scaldino ) ? Il consumo teorico e' lo stesso ( contatore ) ?
> l'efficienza ? cosa mi dite/consigliate ?
> Grazie a tutti.
> Steve
>
Received on Thu May 25 2000 - 00:00:00 CEST
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