> Mi � stato detto che la luce in detti mezzi non
> rallenta la sua velocit� come si potrebbe
> pensare dall' indice di rifrazione, bens�
> percorre percorsi pi� lunghi, dovuti al suo
> zig-zagare tra le nubi elettroniche della
> sostanza.
> Ho chiesto come facesse la luce in mezzo a
> tutti questi zig-zag a ritrovare la direzione di
> propagazione, ma non ho avuto risposta.
Di fatto � cos�. Questo fatto � da imputare al
comportamento del materiale che permette il
passaggio della luce. Infatti la struttura del
materiale funge in un certo qual modo da "guida
d'onda" e la disposizione degli atomi e delle nubi
elettroniche � molto importante in tal senso. A
livello globale, la struttura del materiale guida la
luce ad uscire dall'altra parte... a livello locale
invece entra in gioco la meccanica quantistica e
pertanto i percorsi che effettuano i singoli fotoni
sono del tutto casuali e apparentemente scorrela-
ti fra loro. Ma questa casualit� e scorrelazione esi-
ste solo a livello locale... perch� di fatto i fotoni
non prendono tutte le direzioni possibili, ma solo
quelle che rientrano in un certo "range" di valori,
cossicch� a livello globale i fotoni non prendono
mai una direzione totalmente estranea al percoso
globale. Per� questo fa s� che il percoso medio
che effettua il singolo fotone sia di fatto pi� lungo.
Questo percorso medio, � pertanto strettamente
dipendente dal tipo di materiale in esame.
Comunque, chi ha approfondito l'ottica quantistica,
potr� darti altre delucidazioni pi� specifiche.
Ciao.
Received on Wed May 03 2000 - 00:00:00 CEST
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