Bruno Cocciaro ha scritto:
(scusa il dirty quoting)
> Poi forse ai tempi di Colombo la tecnologia permetteva gia' misure
> ottiche in grado di stimare il raggio della Terra.
Assolutamente si'. Avevo effettuato delle ricerche storiche abbastanza
approfondite e ne ho parlato, in un 3D proprio qui su isf, il 31 luglio
2008.
A cavallo del 1400, in Portogallo veniva utilizzato un "miglio marino"
che oggi si stima della lunghezza di 1920 m: tutto fa supporre che esso
sia stato derivato dividendo la stima della lunghezza di un meridiano,
fra equatore e Polo, per 90 e poi per 60. Il che indicherebbe una stima
di 10370 km, errata del 4% per eccesso.
Ebbene, circa 40 anni prima del viaggio di Colombo, un capitano
portoghese (non riesco a ritrovare il link, mannaggia!) effettuo' delle
misure molto accurate seguendo rotte nord-sud lungo il meridiano delle
Canarie, e produsse una relazione da cui risultave che per spostarsi di
un secondo d'arco (misurabilissimo col quadrante, il precursore del
sestante) era necessario percorrere, non 60, ma 56 e 2/3 miglia. Con
questo dato, la stima della lunghezza del meridiano fra equatore e Polo
risulterebbe 9792 km, in errore per difetto del 2%.
Ne concludo che ai tempi di Colombo la lunghezza della circonferenza
terrestre era nota alla generalita' dei naviganti con un errore
inferiore al 5%.
Ma anche a prescindere da questo, tutti i naviganti abituati a
percorrere rotte Nord-Sud (e lo facevano praticamente tutti, perche' per
andare da A a B prima si portavano alla latitudine di B, facile da
misurare, e poi seguivano un parallelo) avevano la percezione *esatta*
del tempo di navigazione (mediato fra buon vento e bonacce) necessario a
percorrere un secondo d'arco. E per percorrere un secondo d'arco lungo
un Tropico, come fece Colombo, ci vuole poco meno che per percorrerlo
lungo un cerchio massimo.
> Ma che tu sappia, ai tempi di Colombo, si aveva almeno una stima sul
> raggio della Terra che avrebbe permesso di fare una stima verosimile
> della lunghezza del viaggio nell'ipotesi di assenza di continenti nel
> mezzo?
Il punto e' che il dato esatto sulla circonferenza terrestre e'
assolutamente insufficiente. Quello su cui *nessuno* aveva un'idea
esatta era la differenza in longitudine fra Canarie e Pechino (che oggi
sappiamo essere circa 140�). Questa poteva solo essere stimata delle
distanze via terra: e i viandanti, si sa, tendono a sovrastimare le
miglia (terrestri) percorse (sopratutto su terreno faticoso e/o in
npendenza) e a non rettificare i percorsi. Probabilmente i saggi di
Salamanca disponevano di stime piu' vicine alla realta' di quelle di
Colombo, e per questo si opponevano al progetto: Colombo avrebbe dovuto
percorrere 220� di longitudine. Colombo invece si basava su una stima di
Toscanelli che dava 240� (il valore piu' alto della storia: Marino di
Tiro aveva stimato 230�, Tolomeo aveva corretto la stima a 180�), per
cui pensava di dover percorrere "solo" 120� (e, sperava, anche meno,
confidando in Gipango).
Gli e' andata bene, ne ha percorsi 58�... :-)
--
TRu-TS
Received on Fri Jul 02 2010 - 14:06:05 CEST