Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> scritto nell'articolo
<38EDF082.AE6A4563_at_science.unitn.it>...
> Se ammetti la divisibilita' all'infinito sei anche costretto ad assumere
> che abbiano senso le somme infinite (cosi' non faceva Zenone che non
> riusciva ad uscire dal tuo paradosso).
> Oggi sappiamo maneggiare bene le somme infinite che si chiamano
> "serie".
> Non c'e' quindi alcun paradosso.
> Ciao, valter
Temo che non sia cos� semplice.
Tempo fa credevo anch'io che i paradossi di Zenone
fossero facilmente risolvibili nell'ambito dell'analisi, poi
ho dovuto cambiare opinione leggendo il libro di Martin Gardner,
" Ah ! Ci sono ! " (Zanichelli 1987) capitolo 6, pag 209.
Gardner dice che la soluzione dei paradossi di Zenone
richiede una teoria sistematica degli insiemi infiniti
come quella di Cantor. La prova di ci� (dice Gardner)
� dovuta a Bertrand Russell che nel libro "La conoscenza
del mondo esterno", esamina i paradossi di Zenone e
conclude che la matematica pre-cantoriana (che include
le serie) non pu� risolverli.
Salute !
Corrado Massa
_cmass_at_tin.it
Received on Thu Apr 13 2000 - 00:00:00 CEST
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