.....
>2. Gli amanti della fisica oltremisura (cio� quelli che, pur essendo
>consapevoli di avere un futuro incerto, si sentono realizzati solamente dal
>fatto di continuare a studiare fisica anche se costretti a condurre sempre
>una vita da studente [magari si auto-aiutano con l'impegno politico..!!! o
>con l'idea di emigrare un giorno cercando un vago senso
>dell'avventura....]..) (sono persone rispettabilissime nella loro
>scelta!!!! Non ho nulla contro di loro sia chiaro!!!)
>
>3. I figli di Pap� (quelli con una marea di soldi che continuano a studiare
>fisica per hobby....tanto c'� il babbo che paga la benzina per la macchina,
>l'alloggio, il regalo per la fidanzata, le vacanze.....e, nel caso di
>mancanza di occupazione, c'� sempre l'azienda del babbo con un posto che si
>crea magicamente su misura.....)
.......
Esistono quelli come me mezzi 3 e parecchio 2, ovvero vedono la fisica
dappertutto, vivono da spiantati totali e fanno incazzare la mamma perch�
non si uniformano allo stile medio-borghese della famiglia....:-)). La
situazione descritta dall' autore del primo post � senza dubbio molto
critica ed allo stesso tempo comune ad una vasta schiera di persone, credo
che ci� sia imputabile ad una disattesa di coloro che si iscrivono ai corsi
di ingegneria contando su degli ideali che ben presto si rivelano
schiacciati dalla pressione esterna dovuta a diversi fattori
socio-economici. Chi scrive � una persona che basa la propria esistenza su
alcuni fondamentali valori che totalmente si rispecchiano nella cultura
fisica e umilmente, ma con fierezza, afferma che forse l'unica scelta vera e
di coraggio fatta nella (seppur bereve) vita � stata proprio quella di
iscriversi al cdl in fisica contro tutto e tutti. Questo tipo di scelta �
per forza fatta un po' alla "va' dove ti porta il cuore", magari non per
tutti ma per una buona quantit� di persone � cos�; con questo non vorrei
caricare in maniera esagerata la scelta di iscriversi o no (come cambiare o
no) sto solo esponendo quello che nel mio singolo caso specifico � accaduto.
D'altronde mi sembra che l'autore (scusa se non mi ricordo il tuo nome) sia
abbastanza sicuro della sua scelta ma trova la sua concezione dell'
ingegnere diametralmente opposta a quella offerta dalla universit�, questa �
sicuramente una situazione abbastanza generale nell'universit�, l'unica via
d'uscita � secondo me quella di chudere gli occhi e tirare avanti, anche da
soli se � il caso, in modo da bypassare la cattiva influenza della classe
professorale; d'altronde c'� sempre la possibilit� di approfondire le
tematiche che pi� interessano facendo esami con l'articolo 6, nel NG c'� una
persona degna di massima lode che laureandosi in lettere lo scorso anno ha
una preparazione in fisica che supera quella di maggior parte degli studenti
del cdl in fisica; non so, io sono del parere che la conoscenza non sia una
scatola chiusa si pu� studiare tutto ed il contrario di tutto c'� solo la
volont� (ed al limite il tempo) � ovvio che se poi le cose che interessano
sono perlomeno vicine ci� semplifica la vita ma non � una condizione
strettamente limitante. Il fatto poi dell' auto eliminazione di chi marcia
bello bello a 30 e lode � una cosa che pu� essere irritante ma non � certo
generale: c'� chi i 30 se li merita tutti, chi i 30 li prende perch�
studiare � solo una questione di voti (questi andrebbero radiati dall'
universit� e non sapete quanti ce ne sono), e chi prende quello che gli
danno perch� non � certo il voto che fa la conoscenza della materia;
dovrebbe essere vero che quelli della seconda categoria finiscono per non
fare la storia della scienza ma non ci metterei la mano sul fuoco: i
paraculi se la cavano sempre (purtroppo:-((().
Saluti Adriano Amaricci
Received on Sat Mar 25 2000 - 00:00:00 CET
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