l'ipotesi di catastrofe planetaria, per quanto remota ed auspicatamente
improbabile, a me non mi sembra cos� trascurabile, ne da prendere
sottogamba. Di meccanismi di danno planetario se ne possono anzi immaginare
un bel p�, fantasiosi ed irreali quanto ti pare ma non per questo poco
inquietanti.
L'immissione batterica in un ambiente pi� o meno sterile potrebbe, per
esempio, portare all'avvio di una catena alimentare, con produzioni gassose,
mucillagini ecc ecc, fino a turbare l'equilibrio ed i meccanismi di distacco
della massa ghiacciata; il tutto a m� di catalizzatore e di accelleratore
dello scioglimento dei ghiacci polari ( a quanto pare ) gi� in atto.
Oppure potrebbe verificarsi l'emissione in atmosfera di un batterio o virus
sconosciuto, le cui mutazioni potrebbero portare a sconvolgimenti drammatici
sulle biomasse viventi ( tra cui noi stessi ) con malattie, mortalit�
diffusa, selezione dei soli individui resistenti ecc ecc.
Oppure l'azione dinamica di squilibrio pressorio, di cui appunto si parla
nell'articolo, potrebbe ( chissa come, me lo chiedo anche io ) scatenare un
meccanismo tellurico a m� di tsunami , magari come ultima goccia ad un
accumulo millenario di tensioni; il tutto con folli inondazioni costiere
ecc ecc.
Oppure potrebbe fuoriuscire dal buco Godzilla, redivivo, e mangiarsi
dapprima quei rompipalle dei perforatori, che ben gli sta, e poi tutti noi
perch� siamo tutti membri di una razzaccia inferiore e colpevole ecc ecc
Insomma alla fantasia non c'� certo limite, specialmente sulle ipotesi pi�
iperboliche ed assurde. Pare per� che purtroppo la realt� talora la superi,
la fantasia.
A parte gli scherzi di solito si intende per rischio di un evento R il
prodotto algebrico tra probabilit� di accadimento di un evento P e la
magnitudine del danno che questo pu� produrre M; R = P x M
La probabilit� � certo estremamente bassa, corcordo anch' io; mi sembra che
sia invece paurosamente alta la magnitudine dell'evento; sar� perch� amo
molto sia la pellaccia che la pallina blu dove viaggiamo.
Per me quindi il rischio c'�.
Ciao Nicola
Received on Wed Mar 15 2000 - 00:00:00 CET
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