Re: Moto relativo? forse no

From: Claudio Falorni <rofalorn_at_tin.it>
Date: 2000/02/28

E' possibile, da un punto di vista formale, associare in maniera invariante
all'impulso di una particella un vettore d'onda, detto onda di De Broglie, e
generalizzare quindi alle particelle ed ai loro impulsi le relazioni di
Plank tra energia e frequenza di un quanto di luce E=hv.
(v � la frequenza)

Da questa associazione si ottiene la relazione

l=h/P (P impulso della particella)
dato che per il vettore d'onda si ha v/<velocit�>=1/l

calcolando la lunghezza d'onda in un sistema di riferimento (esempio quello
del laboratorio) si perviene all' impulso (e se vuoi alla velocit�) nel
medesimo sistema di riferimento.
l � una grandezza relativa poich� NON � un invariante relativistico, come
del resto lo sono l'impulso ed anche la velocit�.

Il tuo problema, credo di capire, � la lettura della relazione di De Broglie
l=h/mv in meccanica classica:

In meccanica classica probabilmente presupponi (non correttamente) che l non
cambi tra sistemi di riferimento inerziali in moto tra loro pensando magari
che sia una caratteristica intrinseca della particella, mentre v, come ti �
noto, cambia......

quindi, se vuoi leggere la relazione di De Broglie in meccanica classica,
devi leggere l come una lunghezza d'onda associata al particolare sistema di
riferimento inerziale che, tra l'altro, � la stessa cosa chi sa fa con
l'effetto Doppler Classico, quando abbiamo una lunghezza d'onda che dipende
dalla velocit� della sorgente.

Claudio Falorni
Received on Mon Feb 28 2000 - 00:00:00 CET

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