Re: Il futuro del nucleare, non solo in Italia

From: AleTV <sticaz_at_libbero.it>
Date: Mon, 5 Jul 2010 22:17:25 +0200

"Giulio Severini" ha scritto nel messaggio
news:c7aad326-b1ae-4ef2-adf3-f8427a200e8c_at_r27g2000yqb.googlegroups.com...

> Gradirei, se possibile, link a documenti che possano fornire numeri e
> chiarire le idee a riguardo.
>

Monitora questo:

http://www.iaea.org/programmes/a2/

A sinistra puoi cliccare su World summary per accedere al riepilogo dei
reattori in costruzione e dismissione.
Sempre a sinistra puoi indicare un reattore particolare tramite le due combo
per accedere ai dettagli del reattore.

Ad oggi, ce ne sono in costruzione 60 nel mondo, per un 60 GWe di potenza
circa.

In stra-estrema sintesi, per l'italia il nucleare ha molto senso perch�
dovrebbe coprire a mano a mano che i reattori saranno disponibli, il carico
di base, cio� quello richiesto 24/24 (l'andamento lo puoi vedere qui:
http://www.terna.it/default.aspx?tabid=1024) di circa 20.000 MW, integrato
in fase di transizione (fase mica corta, eh, si parla di un 20 anni sicuri)
dall'idroelettrico e dal gas.
Sopra poi, per inseguire il carico oltre quello base, si possono usare per
una parte variabile (in funzione cio� degli sviluppi tecnologici) le
rinnovabili di moda, cio� solare (pv o termodinamico) ed eolico; siccome
per� queste non possono essere programmate perch� le fonti da cui dipendono
non sono controllabili (intanto almeno che tecnologicamente parlando non
salta fuori un sistema di accumulo interessante), quando fanno cilecca
devono essere backuppate da idroelettrico e/o gas.
E tutto questo per spostarsi dal mix attuale che � ridicolo visto che
importiamo un 10/15% di energia elettrica dall'estero, e per la parte
restante che riusciamo a farla in casa, usiamo al 70% il gas, un 10%
carbone, e un 20% di rinnovabili (ma qui l'80% � costiuito
dall'idroelettrico, poi ci sono eolico e geotermoelettrico e una chacchetta
di fotovoltaico), per renderti conto di questi numeri e della loro storia
puoi spulciare il sito di terna partendo da qui:
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche.aspx

Ora, perch� ci si debba staccare dal gas, carbone e petrolio (quest'ultimo
usato nei trasporti che c'� poco da fare, nel tempo si dovranno
progressivamente elettrificare pure quelli), � chiaro: per ridurre le
fluttuazioni dei costi dell'energia elettrica fortissimamente legata al
prezzo della materia prima (a differenza del nucleare dove il costo
dell'uranio incide solo per un 10% scarso), per ridurre l'inquinamento
ambientale e quindi guadagnarci in salute.
Del nucleare l'unica parte veramente delicata � il trattamento delle scorie,
ma gi� oggi da un punto di vista tecnologico � gestibile, certo, con le
dovute attenzioni e precisioni (ma nel nucleare questo � la norma), ma �
possibile, sono gi� disponibili processi, e materiali per rendere le scorie
sicure, nel senso di intrappolate in sicurezza per un 500.000 anni (i cask
che le contengono a fine vita degli impianti sono dei bestioni ultrasicuri)
fin tanto che il loro stato diventi non pericoloso.
Lo so che sembrano discorsi esagerati, ma � cos�, poi se uno � contro a
prescindere ovviamente non crede a qualcosa di diverso da quello di cui �
convinto.
Leggi qui:

http://www.ingegnerianucleare.net/Tematiche/4SN/4SNscorieA/4SNscorieA_classificazione/4SNscorieA_classificazione.htm

Poi se vuoi leggere un po' tante discussioni sul nucleare, puoi seguire il
portale:
http://www.archivionucleare.com

Dentro ci scrivono anche persone molto preparate, ingegneri e fisici
nucleari, anche di quelli "vecchi" :-)
Received on Mon Jul 05 2010 - 22:17:25 CEST

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