Re: Aiuto!!!! TRIODO

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 2000/02/21

On 13 Feb 2000 16:38:15 +0100, "Franco Anasi" <anasi_at_iol.it> wrote:

>
>Cerco una documentazione sul Triodo!!!!
>Chiunque mi pu� dare una mano.....ne ho bisogno!!!
>Il mio professore di Fisica ha dato una ricerca con la seguente domanda:
>Che cos'� il Triodo e le sue applicazioni....
>Permetto che si tratta dell'effetto termoionico ma sul mio libro c'� solo il
>diodo e il triodo no!!!!E nemmeno sulla mia enciclopedia lo accenna...sempre
>il diodo!
>Accidenti!!!Sar� infinitamenente grato a chiunque mi dar� una mano!!!
>La ricerca � per materd�...
>Help!
>Aiuto!|!!!!
>
>
Aggiungo qualche altra nota a quelle che hai gia' ricevuto.
Le valvole termoioniche sono ancora in produzione. Nei trasmettitori
radio di alta potenza sono ancora largamente usate. Per gli usi audio,
la produzione e' ripresa in Russia e Cina, essendoci sufficiente
richiesta nel mondo (la qualita' lascia un po' a desiderare). C' e'
chi ritiene (come me) che in campo audio le valvole vadano meglio
dello stato solido, come ti hanno gia' detto.
Gli amplificatori a valvole sono costosi, ma non tanto per le valvole;
i componenti piu' cari sono i trasformatori di alimentazione e di
uscita, ma anche la tecnica costruttiva e' piu costosa; per darti un'
idea, un doppio triodo preamplificatore costa sulle 10.000 lire,
mentre un mediocre trasformatore di alimentazione costa almeno
100.000.
Per parlare degli usi del triodo, in campo radio vengono usati negli
amplificatori finali di potenza, ed in campo audio negli stadi di
preamplificazione, mentre negli stadi di potenza vengono generalmente
usati dei tetrodi (ovviamente un triodo finale di potenza per RF e'
costruito diversamente da un triodo adatto a preamplificare l' audio).
Altri usi del triodo in passato sono stati quelli ora tipici di
dispositivi a stato solido. Il primo computer era appunto a valvole, e
i dispositivi bistabili (on/off) erano appunto costruiti con triodi
portati in saturazione o interdizione giocando sulla tensione negativa
di griglia.
Sono stati usati ovviamente anche per costruire oscillatori e
miscelatori, oltre che amplificatori. Qualche fantasioso li ha anche
usati come diodi, ignorando (non collegando) la griglia.
Sono anche serviti per amplificatori in continua per strumentazione e
controlli elettronici.
La tensione negativa per la griglia, che controlla il flusso di
elettroni (negativi) verso l' anodo (positivo), e' scelta in modo che
il triodo, a riposo, si trovi a funzionare in un punto scelto della
sua curva caratteristica, generalmente in un tratto lineare. Un
segnale, sommato a questa tensione, causa la modulazione della
corrente di placca (anodo); mettendo un resistore tra placca e
alimentazione positiva, si puo' di nuovo estrarre una tensione; se il
segnale in griglia e' variabile, sul resistore anodico mi ritrovo il
segnale amplificato.
La tensione negativa di griglia, sui libri, e' fornita da una
batteria; in pratica invece e' data da un altro trasformatore e
raddrizzatore, o, piu' comunemente, dal seguente artifizio: scelto un
riferimento comune per il negativo del circuito, la cosiddetta massa,
il catodo viene collegato alla massa tramite un resistore, in modo da
non essere giusto al potenziale negativo del circuito; esiste cosi' un
range di tensioni piu' negative del catodo entro il quale si puo' far
funzionare la griglia, che viene appunto collegata a massa tramite
altro appropriato resistore, che fissa il punto di lavoro del triodo
sulla curva.
Per finire, ti do un' idea delle tensioni in gioco in un triodo
commerciale, a seconda della destinazione d' uso:
negativo di griglia: nell' ordine dei volt o delle decine di volt:
tensione positiva anodica: nell' ordine delle centinaia o delle
migliaia di volt.
Ovviamente trattasi di tensioni continue, mentre il filamento
riscaldatote del catodo e' in genere acceso con una tensione alternata
sotto i 10 volt.
Ciao,
Antonio Iovane
Received on Mon Feb 21 2000 - 00:00:00 CET

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