Antonio <m33trg_at_libero.it> wrote in message
kreo4.98370$C3.1068479_at_news.infostrada.it...
> "Le orbite stazionarie definitive devono essere in risonanza! Tutti i
> sistemi oscillanti che abbiano subito un'evoluzione prolungata devono
essere
> necessariamente in risonanza ed essere descritti da una famiglia di numeri
> interi. Il sistema solare � in risonanza completa. "
Nel 1876 Kirkwood (quello famoso della lacuna nelle orbite degli asteroidi)
mise in evidenza che poteva essere trovata una relazione tra i moti medi dei
pianeti con coefficienti interi "piccoli":
13 n1 + 93 n2 - 98 n3 - 238 n4 + 227 n5 + 8 n6 + 2 n7 - 7 n8 = 0
dove n1 e' il moto medio di Mercurio, n2 quello di Venere, ecc.
Ma possiamo considerare anche la relazione tra i moti medi dei satelliti I
II e III di Giove:
n1 - 3 n2 + 2 n3 = 0
Un certo Luc Van der Brempt ha poi trovato la relazione
7 n1 - 16 n2 - 10 n3 + 11 n4 + 14 n5 - 3 n6 + 6 n7 - 9 n8 = 0
che ha coefficienti mirabilmente piccoli.
Tuttavia un olandese Herman Salle' ha dimostrato che, fissando il numero di
pianeti e l'intero piu' grande ammesso, si possono scegliere coefficienti
tali che l'errore e' piccolo a piacere.
Dunque non ha alcun significato fisico la relazione "mirabile" tra i moti
medi dei pianeti.
Infatti c'e' una profonda differenza fisica: la relazione tra i periodi dei
satelliti di Giove e' *esatta* a causa dell'accoppiamento mareale, invece le
relazioni tra i pianeti non sono affatto esatte, ed infatti la mutua
attrazione e' estremamente debole.
ciao
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Paolo Sirtoli studente in
Ingegneria Informatica
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Received on Thu Feb 10 2000 - 00:00:00 CET