> Mi sembrano molto promettenti i 3 modi vibrazionali fondamentali
citati da
> Luca.
In effetti sono i piu' indicati per un esperimento come quello che hai
in mente. Le frequenze sono:
3940 cm-1
3830 cm-1
1650 cm-1
(Se vuoi gli Hz devi moltiplicare per c in cms-1)
In fase liquida l'acqua presenta un assorbimento bestiale e molto largo
(centinaia di cm-1) nella zona tra 3500 - 4000 cm-1, e questo potrebbe
senz'altro essee usato per rivelarne la presenza.
Ora io non so di che apparecchiature tu possa disporre ma io mi permetto
di farti presente i seguenti problemi tecnici:
1) Il vetro e' completamente opaco nell'IR, infatti negli spettrometri
si usano finestre di NaCL o di CaF2 che hanno ampie regioni di
trasmissione nell'infrarosso.
2) Le comuni sorgenti a luce visibile hanno il massimo della curva di
emissione a frequenze molto lontante dall'IR medio, l'intensita' in
questa zona spettrale e' insufficiente per qualunque tipo di misura
seria. Per non parlare che non potresti usare un filtro o un elemento
disperdente (prisma) di vetro ma dovresti ricorrere a un reticolo di
diffrazione in riflessione.
3) Le lampade che hanno un massimo di emissione nell"IR sono quelle a
bacchetta di SiC (Glowbar mi pare che si chiamino) sono molto costose e
di non facile reperimento. Rimane il problema della monocromazione;
l'ideale sarebbe un diodo laser (altri grossi problemi).
4) Il discorso rilevatore (trasduttore come lo chiami tu) e' anche
peggiore. Le comuni fotocellule o tubi fotomoltiplicatori sono ciechi
nell'IR e i rivelatori migliori per tale regione dello spettro (che si
usano negli spettrometri) sono dei bolometri a SbIn o a HgCdTe
raffreddati a 77 K con azoto liquido.
Costano una follia. Negli spettrofotometri per uso analitico si usano
dei rivelatori piu' economici e piu' scadenti detti celle di Golay,
credo che rimangano comunque costosi e di difficile reperimento
disgiunti dallo strumento intero.
Ciao,
Luca
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Received on Mon Jan 24 2000 - 00:00:00 CET