R: fisica e ingegneria

From: Andrea Francinelli <a.francinelli_at_libero.it>
Date: 2000/01/24

ciberneta <ciberneta_at_libero.it> wrote in message
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>
> Lorenzo <sigerardo_at_hotmail.com> wrote in message
> 38838441.8093665_at_news.tin.it...
> >
> > Leggendo alcuni post sul tema della contrapposizione tra la fisica e
> > l'ingegneria [...]
>
>
> Vuoi fare soldi senza capire un cavolo della natura che ti circonda???????
> Iscriviti a ingegneria!!!!!!!!
>

Caro Lorenzo, che tutti gli ingegneri facciano soldi e' una bugia
bella a buona! Quindi non fidarti di quello che ti dicono.
Ne conosco tanti con le pezze sotto il sedere. Per non parlare poi
di molti che lavorano onestamente nel pubblico impiego, con 20 o
30 anni di servizio e stipendi di poco superiori a quelli di un
normale impiegato.

Iscriversi ad ingegneria per "fare soldi" credo che sia la maniera piu'
inefficiente e che, per inciso, non ti da' neanche garanzie di arrivare
al tuo obbiettivo. Del resto basta guardarsi intorno per vedere che
il 95% di coloro che "hanno fatto i soldi" non hanno neanche una
laurea. Quindi al limite il caro ciberneta avrebbe dovuto consigliare,
a ragion veduta: "se vuoi fare i soldi non iscriverti all'universita'"

Inoltre, rispetto ai fisici, gli ingegneri non hanno neanche la
consolazione di una conoscenza immediata o di una gloria
postuma. Ad esempio, per parlare di contemporanei,
tutti conoscono Einstein, Dirac, Pauli etc...,
persone eminenti e che hanno fatto cose importanti.
Nessuno conosce Bardeen, Brattain e Shockley (in realta'
questi 3 sono fisici...) eppure ti assicuro che anche loro hanno
fatto qualcosa che ha rivoluzionato il mondo. Nessuno conosce
un tizio chiamato J. Kilby. Oppure chi conosce B. Gilbert, R. Pease,
 J. Widlar, S. Darlington (tutti viventi eccetto Darlington).
E ne cito solo alcuni. Anche questi tizi sono, a mio parere, dei geni
tanto quanto i signori sopra.


Riguardo la comprensione della natura: in molti casi l'ingegnere non
e' chiamato solamente a comprendere la natura per poi autocompiacersi
e farsi bello davanti agli altri. Il piu' delle volte e' chiamato a dover
riprodurre un comportamento, oppure creare addirittura qualcosa di
nuovo, che non esiste. Quindi l'atto dell'ingegnere non e' solo analitico,
ma sintetico!

Anche il fisico "crea", ma le sue creazioni sono le teorie
che spiegano determinati fenomeni naturali ed osservabili, oppure
tramite tali teorie cerca di prevedere nuovi fenomeni ancora
non ossevati.


Comunque il modo di vedere le cose tra fisico ed ingegnere sono
molto diversi, ma non per questo il metodo ingegneristico deve
essere disprezzato dai fisici, come fa ciberneta. Vorrei ricordare
che su questo NG c'e' stato un thread in cui accennavano a problemi
di fisica (didattici) in cui veniva tirato in ballo un treno da 800 Kg!!!
(un treno pesa circa come 10 persone in carne???).
Se questa e' la conoscenza della natura dei fisici, Dio ce ne scampi!

Infine riguardo il mio pensiero sulla questione, che forse ti puo'
aituare, lo ho esposto in un post, qualche mese fa sempre su
questo NG, riferendomi anche alla mia personale esperienza di
ingegnere elettronico e di progettista. Forse cercando su Deja lo
rintracci (mi sembra si chiamasse "Doppia Laurea").

Per concludere ti vorrei ricordare che anche i corsi di ingegneria
sono molto differenti tra loro. Il corso di elettronica e' forse uno
di quelli che, sia come materie sia come argomenti, si avvicina
maggiormente alla fisica. In ogni caso tutto dipende da te!
Chiarisci con te stesso quali sono i tuoi obbiettivi e le tue
aspirazioni e poi magari ne riparliamo su questo NG.

In ogni caso qualunque sara' la tua scelta ricorda che alla fine
Tu studierarai (mi auguro) solo per Te stesso, per Tua conoscenza
e per Tuo arricchimento e crescita personali (e non per fare
soldi come invece qualcuno e molti altri fanno, tra l'altro
stupidamente come ho dimostrato sopra). Fai un piano di
studi che per Te sia il piu' interessante possibile (l'Universita'
ti da' questa possibilita') e pensa che alla fine, tutto il
patrimonio che avrai accumulato con sudore e sacrificio sara'
Tuo e di nessun altro e nessuno te lo potra' mai rubare.
E' questa, secondo me, la vera ricchezza.


> > Leggendo alcuni post sul tema della contrapposizione tra la fisica e
> > l'ingegneria, ho notato una cosa: molti studenti di ingegneria si
> > pentono di avere scelto il loro corso, soprattutto negli ultimi anni,
> > e vogliono cambiare in fisica, mentre non succede mai l'inverso.
>
> Non lo ammettono altrimenti si dovrebbero dare del "curnut e mazziat"
>

Personalmente non mi risulta. Per esperienza, i "pochi" che ho conosciuto
all'universita' e volevano "mollare" ingegneria in favore di matematica o
fisica era solamente perche' questi tizi stavano letteralmente "scoppiando"
(al tempo in cui io studiavo nella mia facolta' gli esami erano
particolarmente
duri e selettivi, come credo lo sia dappertutto) e queste facolta' avevano
un numero minore di esami. Poiche'questi tizi non volevano buttare via
gli esami dati al biennio (che come saprai e' piu' o meno comune) se ne
uscivano con discorsi tipo, "mi iscrivo a fisica" oppure "mi iscrivo a
matematica, cosi' mi convalidano il biennio...".

Ne ho sentito qualcuno ragionare in questi termini, ma veramente pochi.
Per mia esperienza e conoscenza nessuno dei miei compagni di corso
di laurea si e' seriamente pentito di aver scelto ingegneria.

Ti saluto

Andrea Francinelli
a.francinelli_at_libero.it
Received on Mon Jan 24 2000 - 00:00:00 CET

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