Re: Domanda da profano [c e quanto dura un sec.]

From: barone <gilbaron_at_tin.it>
Date: 2000/01/21

Muzzle ha scritto nel messaggio ...
>
>Perche' quanto piu' un oggetto viaggia ad una velocita' vicina a quella
>della luce tento piu' il suo tempo trascorre lentamente.
>Vorrei sapere insomma come si giustifiaca, oltre con la necessita' di non
>lasciare che nulla nell'universo superi c, la ormai celebre formuletta:
>
>t= t'/ (sqr (1- (v2/c2) ) )
>
>
>[t= tempo misurato dall'oggetto in moto
> t'= tempo misurato dall'osservatore esterno
> sqr= radice quadrata
> v2= velocita' misurata dall'osservatore esterno al quadratio
> c2= velocita' della luce al quadrato]
>
>Vabbe' le definizioni non sono proprio
>scientificicissime [<--frankensain word n.1] ma spero cheabbiate capito.
>--
>Muzzle, Flatline, Zero on IRC; ICQ# 36124438
>[to mail me cut off "22"]
>www.internations.net/it/muzzle
>Grazie per essere arrivati fino all'ultima riga di questa messaggio.

Ciao Muzzle,
se vuoi capire realmente quale sia il significato di quella formula, �
inutile che tu mandi mail sul newsgroup; non ti sto scoraggiando, ti sto
soltanto dicendo che non penso che due parole spese per spiegarti
qualitativamente da dove viene fuori possano realmente illuminarti sulla
questione. Penso piuttosto che ti converrebe andare in biblioteca,
prenderti un libro di introduzione alla relativit� speciale, visto che ne
esistono per tutti i livelli, e cercare di sbatterti da solo a capire. Penso
che per comprendere la fisica questa sia l' unica strada possibile: �
inutile parlare tanto, bisogna toccare con propria mano mano le difficolt�
nella corretta impostazione degli assioni e poi delle deduzioni. La
relativit� ristretta non � poi cos� difficile e vedrai che � una teoria
bellissima.
Comunque sia, per appagare la tua curiosit�, la formuletta viene fuori dai
seguenti assiomi(se sbaglio ad enunciarli,visto che non ho al momento testi
sotto mano su cui controllare, qualcuno mi corregga!), giustificati dall'
esperienza:
1)Le leggi della fisica sono indipendenti dal sistema di riferimento
inerziale in cui vengono enunciate;
2)Lo spazio-tempo � omogeneo ed isotropo;
3)La velocit� di un raggio luminoso � indipendente dall' osservatore
inerziale che lo osserva euguale a "c".
I primi due assiomi dovrebbero implicare che le leggi di trasformazioni per
le coordinate spazio-temporali fra due sistemi di riferimento inerziali
devono essere lineari(o meglio affini, per chine sa di pi�) e sembrano
essere degli assiomi piuttosto naturali. Per omogeneit� intendo dire che non
ci devono essere punti dello spazio privilegiati, per isotropia che non ci
sono direzioni privilegiate.
Pensa per� bene al terzo assioma: se hai studiato le trasformazioni di
Galileo(quelle fra un sistema di riferimento all' altro) e ti ricordi come
si ottengono, ti renderai ben conto di come questo sia totalmente
incompatibile con la struttura geometrica di spazio e tempo assoluto della
meccanica classica.
Purtroppo questa � quella che nella nostra quotidiana esperienza sembra la
teoria giusta e dunque costruire la relativit� speciale vuol dire dare una
bestiale mazzata alla propria maniera di concepire il mondo; cos� � stato
quantomeno per me e per questo ripeto che � inutile sbattersi troppo con gli
altri ma che bisogna sbattersi da soli.
Esistono comunque dei siti di divulgazione scientifica nei quali si cerca di
dare un idea visiva di questo fenomeno. Se vuoi cercarli vai al seguente
sito:
http://physicsweb.org/TIPTOP/
e clicca su The Virtual Laboratory.
Si trovano animazioni carine.
Saluti...
Vittorio Barone Adesi
Received on Fri Jan 21 2000 - 00:00:00 CET

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