Perche' quanto piu' un oggetto viaggia ad una velocita' vicina a quella
della luce tento piu' il suo tempo trascorre lentamente.
Vorrei sapere insomma come si giustifiaca, oltre con la necessita' di non
lasciare che nulla nell'universo superi c, la ormai celebre formuletta:
t= t'/ (sqr (1- (v2/c2) ) )
[t= tempo misurato dall'oggetto in moto
t'= tempo misurato dall'osservatore esterno
sqr= radice quadrata
v2= velocita' misurata dall'osservatore esterno al quadratio
c2= velocita' della luce al quadrato]
Vabbe' le definizioni non sono proprio
scientificicissime [<--frankensain word n.1] ma spero cheabbiate capito.
--
Muzzle, Flatline, Zero on IRC; ICQ# 36124438
[to mail me cut off "22"]
www.internations.net/it/muzzle
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Received on Mon Jan 17 2000 - 00:00:00 CET