Re: Geologia, fisica, glaciazioni e Atlantide

From: Nettuno <nettuno.1_at_bigfoot.com>
Date: 2000/01/10

>Per la formazione dei bacini ocorrono sicuramente tempi geologici, ma il
>collassamento di un fondale pu� avvenire anche repentinamente. Almeno
>hai capito che cosa intendo dire ? se consideriamo che il fondale
>dell'atlantico
>� lungo circa 6.000 km, dalla spagna all'america, ed � uno strato
>abbastanza
>sottile rispetto alle zolle continentali, possiamo vedere che un suo
>sollevamento
>porta ad una emersione della dorsale bastante a formare un isola di
>dimensioni
>continentali, di cui l'arcipelago delle Azorre rappresenta l'ultimo
>resto.




>Hai idea della massa d'acqua che si � spostata alla fine della
>glaciazione ?
>questa massa era prima concentrata nei poli ed esercitava una forza che
>"gonfiava" il pianeta nella zona equatoriale, poi si � spostata
>provocando un
>effetto contrario.

Muh(espressione bovina, non l'altro mitico continente) , questa e' facile da
verificare: ai poli c'erano 2 calotte approssimabili ognuna a un cilindro
alto 0.4 Km e di 3000 km di raggio 2piR^2 e' il volume del cilindro (area di
base * altezza), moltiplicato per il peso specifico del ghiaccio (0.9kg/dm^3
?) otteniamo all'incirca la massa che gravava su ognuno dei poli, adesso
questa massa doveva sollevarne una equivalente dove non c'era il ghiaccio a
gravare.


>E' un ipotesi naturalmente, ma non puoi pretendere da me "prove
>scientifiche",
>nessuno ne ha, altrimenti l'Atlantide non sarebbe una teoria ma una
>realt�.
...d'altrocanto le azzorre, sicuramente, avevano piu' terra e forse piu'
isole emerse (complice anche l'erosione).

>Resta da dire che nessuno � stato finora in grado di demolire queste
>ipotesi
>in modo scientifico, tant'� vero che molti uomini di scienza, come
>Zichichi,
>sono dei sostenitori.

Zichichi e la scienza... un rapporto problematico, stando a quanto leggo
puntualmente su questo Newsgroup.


>> Prima mi dici
>> che la tettonica a zolle non c'entra, e secondo te i processi di
>> formazione e innalzamento dei fondali a cosa sono dovuti,

>Quelli di formazione sono dovuti alla tettonica a zolle, i movimenti
>verticali
>sono il risultato delle diverse spinte esercitate dalle varie entit� in
>gioco:
[...snip...]
>Se puoi disporre di una sezione a circa 30� di latitudine nord
>dell'Atlantico,
>potrai vedere e constatare quanto ti dico.

Si. ma e' piu' probabile che sia accaduta una cosa simile:

Un bel vulcano erutta qualche chilometro cubico di materiale, c'e' un bel
terremoto e probabilmente la camera magmatica si svuota se non completamente
quasi: venendo meno il sostegno un'isola intera puo' sprofondare diventando
una caldera sottomarina.



>> Se mai fosse esistito un fantomatico continente nell'atlantico,
>secondo le teorie
>> che qui esponi, avrebbe dovuto esistere tra la fine del cambriano e
>l'inizio del
>> giurassico, cioe' tra 225 milioni e 195 milioni di anni fa.
Fico una civilta' di dinosauri?


>> Questo significa che:
>> 1) Ancora non c'era traccia di umanita';
>> 2) Che la teoria e' abbastanza inutile, in quanto e' stato dimostrato
>che, alla
>> fine del cambriano, per tutto il triassico e all'inizio del giurassico
>europa ed
>> america del nord erano attaccati, prima a tutti gli altri tramite il
>> supercontinente Pangea, poi indipendentemente formando il
>supercontinente
>> laurasiatico.
...con la loro bella citta' situata nel bel mezzo del rift tra eurasia e
americhe.

Le mie domande sono:
>E' plausibile una cosa del genere? La terra e' gia' un geoide, e' gia
>piu' "larga" all'equatore. Eppure i fondali oceanici
>equatoriali-tropicali non sono, in media, piu' bassi di quelli polari.
Questi sono fatti.

>Ho l'impressione che il mio amico non consideri che il fenomeno avviene
>su larga scala, e che tratti l'acqua delle fasce equatoriali-tropicali
>come l'acqua di una piscina di gomma a cui viene sollevato
>artificialmente il fondo: e' ovvio che affiorera' una parte della gomma,

Questo dipende fondamentalmente dal "peso" della gomma in questione: il
granito, il basalto, l'olivina eccetera non sono propriamente noti per le
loro proprieta' elastiche (devo ancora vederla una palla di roccia che
rimbalza come una di gomma)
Se applico una pressione su uno strato roccioso questo si deformera', ma se
la prendera' comoda (in termini umani almeno), la massa del ghiaccio ai poli
durante l'ultima glaciazione (poli, vabbe' arrivava fino alla latitudine di
Ny e Milano) esercitava una bella pressione e dei suoi effetti la penisola
scandinava si sta accorgendo ampiamente.

>mentre l'acqua si distribuira' tutt'intorno. Ma si puo' parlare in
>qeusto modo di oceani interi?
Ni, piu' che altro perche' la parte di superficie planetaria libera dai
ghiacci era maggiore di quella coperta (altrimenti poteva accadere una cosa
sgradevole che aveva a che fare con l'energia riflessa dal pianeta vs quella
trattenuta) e quindi un innalzamento sarebbe stato
a) Uniforme e distribuito su tutta la superficie libera
b) Lento.

Non ci sono forse tantissime altre forze
>da considerare (come quella centrifuga, che rende la gravita' ai poli
>leggermente piu' forte di quella all'equatore)?
Ehmm no semmai e' all'equatore che e' piu' facile... partire per la
tangente. La differenza e' sottile ma c'e'.

>In poche parole, ammettendo che un fenomeno come la glaciazione possa
>"schiacciare" la terra ai poli, se la terra subisse un (piccolissimo)
>rigonfiamento all'equatore, l'acqua si ritirerebbe verso i poli?
Muh credo possa essere un effetto trascurabile: la luna in questo senso ha
un effetto maggiore su tali spostamenti.

il tutto e' rigorosamente da prendere con le molle, in qunto i miei ricordi
di Tettonica & Geologia "sprofondano" nei miei trascorsi da liceale.

Nettuno
Received on Mon Jan 10 2000 - 00:00:00 CET

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