Re: R: R: Doppia laurea

From: Enrico SMARGIASSI <smartassi_at_triste.infn.it>
Date: 1999/12/14

Truth wrote:

> Davide <dworm75_at_hotmail.com> wrote

> > A quanto ne so io gli ingegneri non fanno nemmeno
> > l'integrale di lebesgue...

> e' vero, non sempre.
> e' anche vero che, fino a pochi anni orsono, non sempre a fisica si studiava
> l'opera del buon Lebesgue.

 Personalmente non sono affatto convinto che a Fisica debba essere
obbligatorio studiare l'int. di Lebesgue, figuriamoci ad Ingegneria...
Mi permetterete di ripetere un mio post di qualche tempo fa:

In realta' devo ancora trovare un fisico che ha usato l'integrale di
Lebesgue per un calcolo "vero", nel senso che quando nella pratica ci si
trova a dover calcolare un integrale si puo' sempre usare Riemann (e se
non si puo', non si usa nemmeno Lebesgue). L'integrale di Lebesgue si
usa solo per dimostrare teoremi: in particolare l'importantissimo
teorema che gli spazi L2 sono completi, senza di cui il formalismo
della Meccanica Quantistica non funziona. Anzi, direi che per il 99%
dei fisici questo teorema e' l' unico punto in cui s'incontra l' i. di
L..

 Devo dire che trovo questo stato di cose abbastanza insoddisfacente.
Data la compressione dei programmi universitari, passare un mese o due
per dimostrare un solo teorema mi sembra uno spreco. Tanto piu' che il
problema si puo' aggirare: esiste una formulazione della MQ, non molto
diversa dalla solita, in cui l'i.di L. non si vede mai (in compenso si
deve introdurre la teoria delle distribuzioni, ma questa andrebbe
studiata comunque). Vedi Richtmyer, "Principles of Advanced Mathematical
Physics", edito Springer.

 Queste almeno sono le mie impressioni. Ogni commento e' gradito...


-- 
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in my e-mail address
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it:6163/~esmargia
Received on Tue Dec 14 1999 - 00:00:00 CET

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