Re: Fenomeni nucleari

From: Andrea Barontini <baro77_at_gmail.com>
Date: Wed, 23 Jun 2010 01:55:35 +0200

Anonimonome Anonicognome ha scritto:
>
> E' pero' altrettanto vero che questa energia si puo' calcolare noto il
> difetto di massa, che e' condizione necessaria e sufficiente perche'
> la reazione sia esotermica.
>
> Ho dato un'occhiata in rete sulla definizone di "causa" e direi che
> "condizione necessaria e sufficiente" ne e' un buon sinonimo e questo
> e' il motivo del mio disaccordo (ammetto che non e' una questione di
> importanza capitale).
>

Una precisazione logica (senza presunzione, "logica" nel senso tecnico
del termine ;-) )

Si parla di "condizione necessaria e sufficiente" in presenza di una
implicazione biunivoca, un isomorfismo, e quindi in campo fisico direi
che se ne possa parlare quando due condizioni sono soltanto due modi
diversi di "presentarsi" da parte della stessa cosa (scusami per
l'approssimazione della terminologia)

A <=> B

A e B sono *ciascuna* condizione necessaria e sufficiente dell'altra: A
implica (causa) B, ma e' anche da B implicato (causato)... e ovviamente
viceversa.



Percio' un sinonimo piu' corretto di "causa" e' probabilmente
"condizione sufficiente"

A => B

A e' condizione sufficiente per B, B e' condizione necessaria per A
(data ovviamente la veridicita' dell'implicazione, cioe' se
effettivamente sussiste la relazione di causalita')



Per il resto, se ho capito quello che ti voleva dire Elio: nel momento
in cui si conviene che massa energia sono due "aspetti" della stessa
cosa allora e' inevitabile che nel momento in cui si fa un bilancio
energetico si potra' in qualche maniera ricondurre un rilascio di
energia a una diminuzione di massa.. e a livello euristico puo' essere
utile, ma a livello logico a volte potrebbe essere non necessario, e
quindi non e' *la causa*.

Esempio del perche' potrebbe non essere indispensabile pensare al
difetto di massa:
se varia l'energia di legame in una reazione esotermica, potrai
attribuire il rilascio di energia verso l'esterno a tale variazione di
energia di legame senza scomodare le masse: e' il discorso che faceva Elio:
sistema meno legato --> sistema piu' legato + energia rilasciata
(che io a livello energetico capisco meglio se lo penso al contrario ;-) )
Poi e' vero che l'energia contribuisce alla "massa" e quindi alla fine
nei prodotti si avra' un difetto di quest'ultima rispetto ai reagenti,
ma non e' indispensabile pensarlo.. il tutto torna, e quindi se
preferisci puoi pensarlo in termini di difetto di massa, semplicemente
perche' quando lo fai applichi l'equivalenza massa-energia prima e dopo
la reazione, ma potresti evitare di farlo e pensare solo alle energie.

In tal senso il difetto di massa non e' un punto fondamentale del
ragionamento.

Se ho capito ;-)



> ciao
> Paolo

Ciao
Andrea Barontini
Received on Wed Jun 23 2010 - 01:55:35 CEST

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