R: Superconduttori

From: Andrea Fortini <and14_at_libero.it>
Date: 1999/12/13

Maurizio Bonfanti <maurizio.bonfanti_at_tin.it> wrote in message
82c308$gvo$1_at_nslave2.tin.it...
> Ringrazio anch'io te e Adriano Amaricci per la vostra spiegazione.
> In precedenza, a una mia domanda sul comportamento dei superconduttori
alle
> alte frequenze e sull'influenza della superconduzione sull'effetto pelle
> (visto che il comportamento magnetico cambia radicalmente), qualcuno mi ha
> risposto che il loro comportamento ritorna a essere quello dei conduttori
> normali, ma non me ne ha del tutto chiarito le ragioni. Tu (e/o Adriano)
> sapresti darmi qualche chiarimento aggiuntivo? Ve ne sarei grato.


Non ho dimestichezza con il comportamento dei superconduttori nelle
condizioni che mi chiedi per� cercher� dirti quello che so in proposito.

Esistono innanzitutto due tipi di superconduttori,di prima specie e di
seconda specie.
In quelli di prima specie si ha espulsione totale del campo magnetico al
di sotto di una certa temperatura e campo magnetico. Hanno quasi tutti
temperatura critica inferiore a quella dell'elio liquido (Il piombo e il
s.c. di primo tipo con temp. critica pi� alta a 7.2 K)
Al di sopra della temperatura o campo magn. di transizione diventano
conduttori normali.

I s.c. di tipo due hanno una prima temperatura(campo)critica sotto la quale
si comportano come i tipo uno,sopra questa temperatura(campo) permettono al
campo esterno di penetrare in flussoidi,cio� piccoli vortici di flusso
magnetico e corrente quantizzati che si distribuiscono
uniformemente nel s.c.
Sopra una seconda temp.critica(campo) tornano ad essere normali
superconduttori.

In ogni caso anche nei s.c. di tipo uno il campo magnetico non diventa nullo
in modo brusco,ma in modo esponenziale(teoria di London) con una costante
caratteristica L detta penetrazione di London(ordine di grandezza 100
A).Questo tipo di penetrazione � equivalente a quella che si verifica con
l'effetto pelle(gli ordini di grandezza sono diversi).
la penetrazione di London dipende da temperatura e campo
magnetico,soprattutto vicini al campo e alla temperatura critica.Non dipende
dalla purezza del materiale e penso nemmeno dalla frequenza dell'onda
elettromagnetica incidente.Almeno per frequenze non troppo elevate l'ho
verificato sperimentalmente.(Pu� anche essere che ci sia stata una
variazione
entro il mio errore sperimentale).

Per un'onda ad alte frequenze purtroppo non so cosa dirti.
Spero di esserti stato utile almeno in parte.

> Salve
> Maurizio

Ciao
Andrea.
Received on Mon Dec 13 1999 - 00:00:00 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:40 CET