R: Dubbio su generatori di corrente e tensione in serie e in parallelo.
Igor Toy aveva scritto:
>
> > Volevo sapere cosa succede collegando due o pi� generatori di tensione
> > diversi in parallelo, e due o pi� generatori di corrente diversi in
serie.
> >
> > Grazie, Yot.
Alberto Scagliola risponde:
>
> Se li colleghi in serie avrai una somma delle tensioni generate.
> Ad esempio due generatori da 24 V (tipo dinamo), se collegati in serie
> daranno una tensione totale di 48 V.
> Se collegati in parallelo, la tensione (presupponendo che i due gen. siano
> uguali) resta quella "iniziale".
> Cmq, il discorso � molto ampio..questa � una spiegazione terra-terra.
>
Il discorso non � tanto ampio.
Dovremmo solo precisare alcune cose.
1. Generatori di tensione in parallelo:
1.1. Generatori ideali di tensione (privi di resistenza o impedenza
interna): nel parallelo circola una corrente "infinita" dovuta alla
differenza di tensione.
1.2 Generatori reali di tensione (dotati ciascuno di resistenza o di
impedenza interna): la corrente del parallelo � pari alla differenza fra le
due tensioni divisa per la somma delle resistenze (o impedenze).
2. Generatori di corrente in serie:
2.1. Generatori ideali di corrente (privi di resistenza o impedenza
interna)): se non c'� un carico la tensione sui due in serie � infinita
(corrente finita su resistenza infinita). Pi� difficile definire il valore
della corrente, dato che ciascuno dei due generatori "impone" la propria e
al tempo stesso si presenta come circuito aperto rispetto all'altro. Si
potrebbe dire che nella resistenza infinita (circuito aperto) si creano due
circuiti: la corrente minore circola in entrambi i generatori e si chiude in
un circuito "complessivo" (di resistenza infinita), mentre il resto della
corrente maggiore si chiude da s� sul carico (a sua volta "infinito") ai
capi del relativo generatore. E' comunque una situazione paradossale dovuta
all'idealit� del modello. Se c'� un carico, il solo cambiamento � che la
corrente minore circola su entrambi i generatori e sul carico, mentre la
differenza relativa al secondo generatore, di nuovo, si chiude sul carico
infinito ai suoi capi, non potendo circolare nel primo generatore. Per il
principio di Kirchhoff delle tensioni, sul primo generatore(assunta la
convenzione del + della tensione sul terminale della corrente uscente)
dovrebbe quindi esserci una tensione pari a meno infinito pi� la tensione
sul carico, che � il prodotto della corrente minore per la resistenza o
impedenza del carico stesso. La tensione sul carico � comunque la tensione
sulla serie dei due generatori (qualunque disputa ci sia fra di loro).
2.2 Generatori reali di corrente: il loro circuito equivalente � costituito
da un generatore ideale di corrente con in parallelo una resistenza o
impedenza. Pertanto ciascun generatore fa passare la propria corrente, in
assenza di carico esterno, nella propria resistenza o impedenza interna, e
vi genera la tensione corrispondente. Le due tensioni, essendo in serie, si
sommano. Se c'� un carico esterno, per un calcolo pi� facile del risultato
in termini di tensione e corrente sul carico (dato che il carico effettivo �
un triangolo di impedenze), puoi applicare il principio di equivalenza,
ossia trasformare ciascuno dei generatori nell'equivalente di tensione, che
ha la stessa resistenza o impedenza interna e tensione pari al prodotto di
quest'ultima per la relativa corrente, quindi il risultato � che la corrente
sul carico � il rapporto fra la somma i1*Z1+i2*Z2 (tensione totale nel
circuito) e la somma Z1+Z2+ZL (dove ZL � l'impedenza o resistenza del
carico). La tensione sul carico � naturalmente il prodotto di questa
corrente per ZL, ed � anche la tensione sulla serie dei due generatori.
I generatori di corrente sono bestiole infide, ma basta attenersi alle
definizioni per domarle.
Se vuoi vedere che succede con pi� di due generatori, puoi procedere nello
stesso modo, sia nel caso di generatori di corrente sia nel caso di
generatori di tensione. In ogni caso l'applicazione del principio di
equivalenza sbroglia sempre la matassa, anche se i testi gli danno, a torto,
troppo poca importanza.
Ciao
Maurizio
Received on Sun Dec 05 1999 - 00:00:00 CET
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