On 8 Nov 1999 17:42:32 +0100, "giraim" <giraim_at_tin.it> wrote:
>Sono uno studente del corso di laurea in fisicache st� avendo non pochi
>problemi nell' affrontare ghi esami per cause occulte o volutamente
>occultate.
cause occulte o volutamente occultate? E quali sarebbero? Se ad
esempio si hanno delle difficolta' nel superare un esame, non pensi
che cio' potrebbe dipendere, in larga parte, anche e soprattutto dallo
studente? Ad esempio potrebbe essersi non ben applicato su un esame,
non aver seguito con continuita' alcune lezioni, essersi riferito solo
ad alcuni appunti e non aver approfondito su altri testi, non avere
ben elaborato le informazioni e i concetti di base della materia da
studiare, non essersi consultato (o non averne avuto la possibilita'
di farlo) con un docente e cosi' via dicendo.
>Voglio aprire un dibattito sul funzionamento dell' universit� in Italia che
>secondo me funziona uno schifo.
in che senso sarebbe uno schifo? Nei programmi, nelle ore di lezione,
nella preparazione dei docenti, nel numero di ore dedicate alle
applicazioni di cio' che si e' studiato dal punto di vista teorico o
solo perche' alcuni esami possono apparire pesanti e "difficili"?
Vabbe' criticare... ma occorrerebbe anche farsi un esamino di
coscienza e rispondere alla seguente domanda : ho scelto bene il cdl
da seguire?
>Ne ho viste troppe e voglio cercare di capire perche' l'universita'
>italiana ed in particolare il c.d.l. in fisica si sono ridotti
>cos�.
Per averne "viste troppe", significa che hai fatto il confronto con le
universita' estere?
>Oggigiorno se non hai una bella dose di culo non passi un esame nemmeno
>se lo minacci un professore e ci� non � giusto.
"dose di culo"? Certo, quella c'e' sempre anche perche' su un
programma svolto su centinaia di pagine da *apprendere*, potrebbe
sempre capitare che ti chiedano qualche cosa che hai trascurato o
sulla quale hai dedicato meno sforzi rispetto alle altre, pero' se si
ragionasse solo cosi' (a base di "dosi di culo") allora varrebbero le
sacrosante parole di un docente (non italiano, ma indiano) del mio cdl
in Fisica : "fare esamme non esere come giokare sketina". E ti
assicuro che aveva pienamente ragione : alla "fortuna" occorre
sostituire infatti *l'aver capito* gli argomenti (soprattutto chiave o
di base) dell'esame che si deve sostenere, oltre ad avere ben chiari i
contenuti degli esami precedenti.
>Tutti devono sapere lo schifo che e' diventata l'universita' italiana.
Io sono un "vecchio" del cdl in Fisica (l'iscrizione al mio primo anno
risale all'a.a. 76'/77') e forse ormai sto un po' fuori rispetto
all'universita' di oggi. Ai miei tempi, ad esempio, nella mia
universita' (L'Aquila) non c'erano tutti i complementari che ci sono
oggi, non c'erano tutti gli indirizzi che ci sono oggi, non c'era la
rete telematica e non c'erano i docenti in piu' che ci sono oggi [1] :
un vero peccato per quei tempi, perche' mi sa tanto che oggi siano
offerte maggiori possibilita' a chi *liberamente* scelga di seguire un
corso universitario.
Insomma : criticare e' piu' facile che non
Ciao : Goffredo Pierpaoli
[1] : pero' le cose che ti interessavano te le potevi sempre studiare
ed approfondire da solo, oppure potevi andarti a sentire gli svariati
seminari e le lezioni che si tenevano sia in quella che in altre
citta' universitarie, passare qualche ora in piu' nelle biblioteche o
consultarti con i "piu' anziani" : quando si "vuole" una cosa, i mezzi
per ottenerla non mancano mai, basta agire con un po' di fantasia.
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Il 27 Giugno 1980, 19 anni or sono, accadde qualche cosa
nei nostri cieli. Oggi notiamo un incredibile silenzio.
Silenzio dei 'media', silenzio dei politici, anche di
quelli che lottarono per il raggiungimento dell'inizio
della verita'.
NON DIMENTICHIAMO IL CIELO DI USTICA
per rispondere via email mettere ri al posto di ti.
Received on Mon Nov 29 1999 - 00:00:00 CET
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