Ciao Alberto BARSELLA,
> Perche' "zavorra"? Un programma di puro calcolo scritto in C e' tale e
> quale a quello fortran. Io ho perfino "convertito" uan FFT fortran in
> C a colpi di "replace string" con emacs!!
mmmmmmmmmmhhhhh, e il risultato era ancora una FFT ? ;-))
Certo che si puo' fare, ma secondo me una semplice traduzione automatica
rischia di vanificare le caratteristiche di un linguaggio.
> Il problema e' che spesso il tempo guadagnato in calcolo lo si perde
> moltiplicato per 20 in manutenzione :((
bhe', si... in effetti... fare un grosso programma in FORTRAN secondo me e'
controproducente.
La mia idea oramai e':
scheletro in C/GTK/TCL o altro linguaggio ad alto livello
kernel matematico in FORTRAN
il tutto gestibile e automatizzabile da script (bash, per esempio)
(analisi ripetitive su serie di dati differenti...)
> sembra che ora come ora sia necessario fornire un background di
> programmazione in almeno un linguaggio anche nel quadro di una laurea
> in fisica.
SEMBRA? A me sembra anacronistico NON introdurre un corso di informatica di
base in una universita' di qualsiasi tipo!
C'e' gia' chi parla di "filosofia computazionale".
Quindi consiglierei un corso quantomeno superficiale a tutti.
In una facolta' scientifica poi...
> Ancora piu' importante sarebbe insegnare calcolo numerico,
> comunque, al di la' del "dettaglio" di quale linguaggio usare.
infatti. perfettissimamente d'accordo :-)
Molto spesso basta dire che "ha usato il computer per ottenere il risultato"
per stabilire automaticamente che il risultato e' vero, esatto, giusto.
I computer sono bravissimi nel dare i numeri, ma interpretarli e' un arte.
Non puoi mai fidarti ciecamente di quello che "sputa fuori", se non
controlli minimanente gli errori introdotti/commessi.
--
Pa.Ped, Como
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Received on Sat Nov 27 1999 - 00:00:00 CET