R: R: acqua magnetizzata contro il calcare

From: Gualtiero A.N. Valeri - Consulente Chimico <gualtiero_an_valeri_at_libero.it>
Date: 1999/11/24

Caro Luca,
si, e' esattamente come tu dici.
Il carbonato di calcio non viene eliminato dall'acqua, ma gli viene impedito
di precipitare; e la differenza nella natura dei sedimenti e' ben evidente:
polverosi quelli di vaterite, duri ed aderenti alla vetreria quelli di
calcite o aragonite.
La differenza, inoltre e' evidente alla diffrazione X (dove sono chiarissimi
i tre diversi spettri di diffrazione, e dunque l'effetto verificabile anche
quantitativamente), e, per la forma dei cristalli, al microscopio
elettronico.

Ti diro' un'altra cosa piuttosto sorprendente, per le nostre cognizioni
attuali sullo stato liquido: se l'acqua e' priva di sostanze interferenti,
l'effetto si mantiene tranquillamente per una ventina di giorni.
E ancora: un recipiente pieno di acqua attivata immerso in un altro
recipiente pieno di acqua non attivata, la attiva.
Quest'ultimo effetto lo aveva gia' osservato Picardi, ed io nuovamente lo
notai (facendomi dapprima confondere abbastanza le idee, prima di aver letto
i lavori di Picardi) nel bagno maria in cui facevo evaporare l'acqua
attivata. Quest'ultima attivava quella del bagno maria, che a sua volta
attivava quella del pallone successivo non attivata.
Se pensi che questo - ritengo probabile - si possa verificare con tutti i
liquidi polari, capisci in che misura quest'effetto sconvolge quanto finora
pensavamo.

A quanto ho visto io, la quasi totalita' dei fornitori di questi apparecchi
sfrutta il fenomeno senza preoccuparsene troppo, allegando, al piu', un paio
di microfotografie dei sedimenti alla scarna documentazione tecnica.

Se l'effetto e' utile in pratica?
E' applicato in moltissimi impianti civili ed industriali (ad esempio lo
usano moltissimi degli alberghi termali di Abano Terme, oltre ad impianti di
osmosi inversa per prolungare la vita delle membrane, ecc.)
Ti diro' ancora una cosa: il carbonato di calcio che gia' incrosta i tubi,
piu' o meno rapidamente sparisce, perche' si ridiscioglie e ricristallizza
ad accrescere la miriade di germi in sospensione (effetto facile da
comprendere).
Ma sulle pareti ne rimane un sottilissimo velo: altrimenti i tubi sarebbero
soggetti ad accelerati effetti di corrosione/erosione. Il fenomeno era
visibilissimo in laboratorio, quando sulle pareti del pallone di
evaporazione rimaneva questo sottile velo trasparente, che si rilevava solo
al passaggio dell'acido cloridrico per la veloce effervescenza.

Un cordiale saluto.
                                 Gualtiero A.N. Valeri
Received on Wed Nov 24 1999 - 00:00:00 CET

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