Re: R: R: acqua magnetizzata contro il calcare

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: 1999/11/25

Premetto che non ho intenti polemici, ne' intendo accusare nessuno
di avere allucinazioni.

Il problema a cui rispondevo era: funzionano questi apparecchi?
La risposta era: in genere no. Per i piu' svariati motivi (che ignoro),
e naturalmente magari altri apparecchi funzionano. Nell'articolo
che ho letto non veniva provato nessun apparecchio di tipo elettrico,
solo magnetoni da applicare attorno al tubo, e questo, alla luce
di quel che dici

> preciso, innanzitutto, che - a mio avviso - e' l'elettricita' che determina
> l'effetto.

mi sembra una spiegazione ragionevole del loro fallimento.

> Negli apparecchi testati, l'effetto non e' stato riscontrato per due ordini
> di motivi:
> - errori di progettazione (so che molti di questi apparecchi hanno una
> approssimativa progettazione, dato che chi li progetta spesso sa poco o
> niente del fenomeno);

Infatti veniva data una spiegazione esclusivamente "magnetica".

> - l'acqua conteneva specifiche impurita' (ioni rame o certe molecole
> organiche azotate possono annullare l'effetto).

> Il fenomeno l'ho riscontrato (io ed altri colleghi) con assoluta certezza e

e io non ho assolutamente messo in dubbio la cosa. Ho solo detto che
probabilmente questo era un principio che in laboratorio funziona,
applicato direttamente sul campo, in modo magari un po' cialtronesco,
evidentemente no.

> Scusami, ma il fatto che siano stati condotti analoghi esperimenti sulla
> benzina utilizzando questo effetto, questo dimostra solo l'assoluta
> empiricita' ed approssimazione nel procedere di chi ha compiuto questi
> supposti esperimenti:

No, chi ha fatto l'esperimento ha guardato il foglio illustrativo
dell'apparecchio, e ha verificato che non funzionava. Si tratta di uno
dei molti apparecchi che reclamizzano una patina di "scienza" per
decantare proprieta' mirabolanti. L'articolo aveva anche una
bibliografia
sugli studi seri sull'argomento (evidentemente solo sulla
cristallizzazione
del calcare).

> Per cio' che riguarda la deduzione dell'effetto dalle leggi fisiche, queste
> derivano dall'osservazione della natura, non il contrario, ricordalo bene.

Ancora, mi sembra si stia rovesciando il problema. Il nostro (sono
anch'io
ricercatore) lavoro tratta quotidianamente con effetti strani, che poi
cerchiamo di spiegare. Pero' un conto e' non riuscire a dedurre un
effetto
dalle leggi di base, o essere costretti a fare approssimazioni che poi
si
rivelano incorrette proprio in quel caso li. Un altro e' vedere un
effetto che viola esplicitamente una legge fondamentale nota. Io mi
riferivo
solo a questi ultimi. Gli effetti che portano a ribaltare completamente
le leggi fisiche di base sono MOLTO rari, anche se non inesistenti. Per
cui quando mi propongono un effetto del genere, tendo ad essere molto
cauto.

La trasformazione di una forma di calcare in un'altra per effetto di
correnti elettriche non mi sembra sia una cosa che violi alcunche'.

Mi lascia molto piu' perplesso il fatto che dell'acqua distillata,
polarizzata con corrente elettrica, conservi la proprieta' di
trasformare il calcare. Ma prima di esprimere un giudizio dovrei
guardarmi gli studi, e vedere cosa effettivamente dicono.

Ciao
-- 
Gianni Comoretto      			Osservatorio Astrofisico di Arcetri 
gcomoretto_at_arcetri.astro.it		Largo E. Fermi 5 
http://www.arcetri.astro.it/~comore	50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Nov 25 1999 - 00:00:00 CET

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