allora, due parole sui magneti:
cominciamo da ci� che � fondanmentale: la Forza di Coulomb tra cariche
elettriche. Questa � data nella Natura e noi la possiamo sperimentare
e rappresentare matematicamente. E', per dirla "alla Newton" una
"forza a distanza" mediata da, per dirla alla Maxwell, un "campo"
Cio� nello spazio laddove vi � un carica elettrica vi � il suo campo
elettrico (con il suo contenuto di energia..)
Se un'altra carica si trova nel campo della prima, si manifesta la forza
di Coulomb.
Fin qui � semplice se tutto � fermo (elettrostatica). Se vi � un moto
relativo delle due
cariche le cose si complicano. Una carica che si muove
� il "mattoncino" costituente la corrente elettrica.
Quando una carica si muove, un punto dello spazio (a tua scelta)
sente il campo elettrico "variare" e laddove vi � variazione
di un campo elettrico si crea un campo magnetico
(quarta equazione di Maxwell, quella della circuitazione di B, che dipende
dalla
derivata di E rispetto al tempo e dalle correnti)
Quando una carica si muove in un campo magnetico essa subisce
un'altra forza fondamentale, quella di Lorentz.
[la cosa pu� essere approfondita poiche B non � che una manifestazione
relativistica di E e la f. di Lorentz e quella di Coulomb
sono la stessa cosa descritte da due diversi sistemi di riferimento,
ma qui ci complichiamo la vita.....]
Da queste considerazioni segue quella che chiamiamo
forza (di Amp�re) fra correnti.
Un materiale magnetico (magnetizzato) possiede i momenti di dipolo magnetico
statisticamente orientato secondo una direzione preferenziale o,
se preferisci vederla dal punto di vista dell'atomo di Bohr,
gli elettroni che orbitano attorno al nucleo (cio� correnti elettriche)
creano un campo magnetico netto diverso da zero per
ogni atomo (dipolo) e i dipoli hanno un'orientazione
preferenziale (le cose sono MOLTO pi� complicate, ma questo
basta per farsi un'idea). Macroscopicamente il moto orbitale atomico
pu� essere descritto COME SE fi fosse una corrente
globale che circola attorno al materiale magnetizzato
(correnti di Ampere) e cio che noi convenzionalmente
ciamiamo polo N o polo S corrispondono al verso
ortogonale destro- o levogiro delle correnti.
Per cui se afacio un poloN a un poloS di un altro magnete
� COME SE affiancassi due correnti parallele che manifestano una
forza di Lorentz attrattiva... e viceversa.
Si usa dire che la "sorgente" del campo magnetico sia la corrente
elettrica, e in un certo senzo la cosa funziona...
In realt� sarebbe pi� corretto di che la sorgente del campo elettromagnetico
� la carica elettrica, e le due manifestazioni elettrica e/o magnetica
dipendono dallo sttao di moto dell'osservatore ispetto alla carica
Spero ti basti!
ossequio
roberto guatieri_at_iol.it
Andrea ha scritto nel messaggio <80gsd6$63c$1_at_draco.tiscalinet.it>...
>
>Come funziona una calamita?
>
>Di che natura sono i campi agenti?
>
>Non c'� passaggio di corrente macroscopico... dunque come pu� trattarsi di
>campo magnetico?...
>Probabilmente si tratta di momenti magnetici di dipolo ... ma il campo che
>sinteragisce tra i due che sorgenti ha?
>Grazie
>
>
Received on Tue Nov 16 1999 - 00:00:00 CET
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