Re: Fionda gravitazionale

From: Lorenzo <sigerardo_at_hotmail.com>
Date: 1999/11/11

On 10 Nov 1999 15:29:20 +0100, Meade <max_barbon_at_nonmispammipiu.pr>
wrote:

>
>Ciao a tutti e scusate per il crosspost :-))))
>Vorrei semplicemente che qualcuno mi spiegasse in modo esauriente i
>principi di funzionamento dell'effetto "fionda gravitazionale"....

La fionda gravitazionale � una tecnica che permette alle navicelle
spaziali di raggiungere velocit� molto elevate sfruttando la spinta
gravitazionale dei pianeti. Le navicelle devono avere una velocit�
iniziale (prima di essere "sparate" dalla fionda gravitazionale)
sufficentemente elevata da evitare di rimanere legate al pianeta. In
termini matematici, se non sbaglio, si deve tenere conto che l'energia
totale della navicella deve essere maggiore o uguale a 0. Et=K+U>=0
cio� k>= -U K=en.cinetica, U=en. potenziale (int [da d a infinito] di
(GMm/r^2))
cio�:
(1/2)mv^2>=GMm/d. cio� (1/2)v^2>=GM/d dove d � la distanza dalla
superficie del pianeta, m � la massa del pianeta e v � la velocit�.


>Infatti il mio dubbio e' questo: una sonda che viene attirata dal
>campo gravitazionale di un pianeta vede cosi' aumentare la propria
>velocita' nella sua fase di avvicinamento... ma dopo il punto di
>"corda" per effetto della stessa gravita' non dovrebbe ritornare alla
>velocita' iniziale?

Se il pianeta fosse fermo, la navicella ritornerebbe infatti alla sua
velocit� iniziale.

>Dato che cosi' non e' l'energia cinetica che essa acquista dove e da
>chi (dal pianeta?) viene persa?

L'energia cinetica viene sottratta al pianeta, che viene
(trascurabilmente) rallentato rispetto alla sua orbita a vantaggio
della navicella. La la fionda gravitazionale pu� essere ripetuta in
pi� pianeti, nello stesso viaggio, in modo da raggiungere velocit�
molto elevate.
Received on Thu Nov 11 1999 - 00:00:00 CET

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