Re: Cilindretto di ferro nel solenoide.

From: Hypermars <hypermars00_at_yahoo.com>
Date: Sat, 08 Dec 2012 07:46:07 +0100

On 07/12/2012 22:46, Chenickname wrote:

> Pensi che riducendo il raggio del solenoide al minimo possibile, la
> forza aumenti, anche se e' piu' difficile calcolarla?

Un grado di liberta' su cui giocare e' il fattore di smagnetizzazione.
Passando ad es. a un cilindro un po' allungato, ad es di raggio 1 mm e
di lunghezza 4, il fattore si abbassa, mettiamo a 1/6, dandoti un
fattore 2 in piu' nella forza. Il problema e' che se lo si fa troppo
lungo, la magnetizzazione e' diversa nei due estremi, e si esce dalle
approssimazioni.

La geometria del solenoide conta meno. Considera che non appena il
solenoide e' lungo 2-3 volte il raggio, il campo al polo di entrata si
stabilizza a 1/2 del campo al centro, ovvero nI.

> Pensi che usando come cilindretto un magnete permanente, ad es. di
> neodimio, le cose migliorerebbero molto?

Si. L'accoppiamento passa da B^2 a M*B, dove M tipicamente e'
dell'ordine del Tesla mentre, come nella stima fatta, da un solenoide
puoi aspettarti qualcosa attorno a 10-100 mT. Guadagni quasi sicuramente
almeno 2 ordini di grandezza.

Con il vantaggio supplementare che i calcoli con il magnete permanente
sono enormemente piu' facili, richiedono meno approssimazioni, e sono
disponibili in forma analitica permettendo una facile ottimizzazione dei
parametri.

Lo schema del calcolo e' come il precedente, eccetto che si parte da

E(d) = -M V B(d)

con M assegnata e fissa. Quando ho un attimo cerco di riassumere il
risultato.

Bye
Hyper
Received on Sat Dec 08 2012 - 07:46:07 CET

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