Alberto BARSELLA wrote:
> Allora, qui sulla TV francese, all'interno di un programma di qualita'
> piuttosto alta (Envoye Special) un paio di settimane fa' c'e' stato un
> servizio sulla cosa.
Alcuni commenti, su aspetti su cui purtroppo spesso i servizi
giornalistici lasciano a desiderare.
> Da quello che ho capito e' notte fonda: non ci sono dati che mostrino
> danni, ci sono "casi", senza valore statistico e soprattutto che non
> sono affatto accertati venire dall'uso dei cellulari. Le emissioni
> sono tutte al di sotto delle soglie stabilite per legge, anche per le
> antenne installate in giro.
Le soglie sono stabilite guardando tutti gli effetti noti, in
particolare quelle ICNIRP (adottate recentemente dalla CE) sono
piuttosto cautelative. Quindi gia' il fatto che i campi sono
MOLTO al di sotto di queste soglie mi sembra rassicurante.
NON siamo in notte fonda, le bibliografie sull'argomento citano
centinaia di articoli. Tra i quali e' possibile estrarne qualcuno
con effetti strani, punti da approfondire, ecc.
Siamo a notte fonda (e lo saremo sempre) riguardo alla fatidica
domanda "i campi fanno male?" L'affermazione, detta cosi', non e'
falsificabile. Quasiasi studio sia stato fatto, puo' esserci un
effetto che non ho cercato, o piu' debole di quanto rilevabile.
Vedi sotto riguardo alle leucemie infantili. Possiamo mettere
limiti superiori estremamente stringenti ai possibili effetti,
ma non possiamo escluderli.
Ma l'illuminazione stradale fa male? Magari la debole emissione UV
che filtra dalle lampade a mercurio e' pericolosa, o la luce
notturna (a cui non siamo evidentemente adattati evolutivamente)
chissa' che perniciosi effetti ha. Non esiste sicuramente uno
studio in grado di stabilire limiti agli eventuali danni
dell'ordine di un caso di leucemia l'anno in Italia.
> Pero' e' anche vero che non si sa bene gli effetti che ci possono
> essere sugli esseri viventi. Ci sono due tipi di "problema":
> microonde, e emissioni a bassa frequenza (100a di Hz).
Gia' il mettere tutto nella stessa pentola e' indice di confusione.
La differenza in frequenza tra telefonini ed elettrodotti e' la
stessa che c'e' tra telefonini e luce visibile.
In particolare, per le emissioni a bassa frequenza esiste una
mole impressionante di lavori epidemiologici, che permette di
escludere tutti gli effetti sulla salute, ad eccezione delle
leucemie infantili,per cui rimane qualche dubbio (corrispondente
a livelle di rischio dell'ordine di un morto ogni milione di esposti).
Gli studi di laboratorio non mostrano nel complesso nessun effetto
(in particolare lo stracitato effetto sulla produzione di melatonina
non e' mai stato replicato, in decine di esperimenti).
Gli studi teorici non sono stati in grado di evidenziare NESSUN
meccanismo fisicamente plausibile di interazione tra materia
vivente e campi al di sotto di 5-10 microTesla.
Per le onde radio il discorso e' diverso. Gli studi epidemiologici
seri non mostrano nessun effetto (a livelli da ripetitori),
ma la potenza statistica e' molto minore che per gli studi sui campi
a bassa frequenza. Le esposizioni da telefonini (vedi post precedente)
possono comportare livelli di potenza elevati, a cui e' PLAUSIBILE
un effetto biologico, anche se finora non e' mai stato visto.
> Un'ipotesi e' che le emissioni a bassa frequenza possano influire sul
> funzionamento degli organismi viventi. Sono stati fatti degli
> esperimenti, in particolare ne hanno citato uno francese sugli
> embrioni di pollo esposti 24h/24h alle emissioni di un cellulare, dove
> la mortalita' aumenta del 60%. Hanno anche citato un altro studio
> fatto negli USA su dei topi che aveva dato qualcosa, ma non mi ricordo
> i dettagli.
I detagli sono importanti. Innanzitutto se erano microonde non
erano a bassa frequenza :-). Che potenze erano in gioco? Sono noti
deboli effetti fino a circa 6-10 W/kg su tessuti, e fino a
circa 1W/kg su tutto il corpo, ma praticamente nessuno
studio mostra effetti sotto di questa soglia. Lo studio e' stato
replicato? Esistono studi simili? Esistono studi su
esposizioni a stress termici comparabili?
> In entrambi i casi le risposte dei ricercatori erano: "c'e' un qualche
> effetto, ma non sappiamo quale". In ogni caso un uomo esposto 1h al
> giorno non e' la stessa cosa di un embrione di pollo (scelto perche'
> sono sensibilissimi) esposto 24h al giorno..... Nessuno faceva
> dell'allarmismo, comunque.
Il problema e' quando questi studi (anche validi, interessanti,
ecc.) vengono usati poi per fare allarmismo. Basta citare lo studio
che mostra qualcosa, omettere i dettagli (magari erano campi da forno
a microonde :-))) evitare di dire le considerazioni fatte sopra,
e i telefonini diventano "assassini".
L'indirizzo della pagina di link (grazie della considerazione) e'
http://www.arcetri.astro.it/~comore/campiem.html
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Tue Nov 09 1999 - 00:00:00 CET