Re: Povera meccanica quantisitica!

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Wed, 22 Feb 2023 18:21:03 +0100

Il 22/02/23 16:03, Elio Fabri ha scritto:
....
> Giorgio Pastore ha scritto:
> > Non saprei quindi se la frase incriminata citata da Elio dimostri di
> > non aver capito il principio di sovrapposizione o la matematica
> > degli spazi vettoriali. O tutti e due. O, la mia ipotesi, di non
> > saper raccontare a parole quello che dice una formula.
> In parte ho già risposto sopra.
> Potrei aggiungere che non gliel'ha prescritto il medico di raccontare
> a parole.
> E che non è un buon segno se non hanno imparato che *non si può*
> raccontare a parole.

Credo che stiamo parlando di cose diverse. In questo caso per
"raccontare a parole" non ontendo il dare una descrizione
divulgativo-qualitativa a uso dei non-addetti-a-lavori. Piuttosto la
capacità di *comprendere* il significato delle formule.

Si possono scrivere e maneggiare formule anche senza capire cosa
rappresentano e cosa significano. La vera competenza fisca e matematica
sta nell'essere capaci di dare una lettura corretta del formalismo.
Lettura indispensabile per comprendere e per "andare oltre", però
necessariamente legata ad un profonda competenza sia dal punto di vista
fisico, sia matematico.

E' una competenza che dovrebbe essere prerequisito anche per fare
divulgazione, ma non solo per questo. Dopo di che, concordo sul fatto
che ci siano argomenti in cui anche la più filologica delle traduzioni a
parole fallisce l'obiettivo divulgativo. Ma se non si parte da questo,
invece che divulgazione si fa mitologia.
E se invece di divulgazione si sta presentando in modo didattico un
argomento, la traduzione resta utile per permettere la costruzione del
corretto modo di interpretare il formalismo.



....


> Forse occorrerebbe un'esposizione più ampia, dettgliata, documentata
> ... insomma un libro.
> Ma ammesso e non concesso che fossi stato capace di scriverlo, che
> avessi trovato un editore, quanti si sarebbero messi a leggerlo?
> Un libro con una tesi essenzialmente negativa: che qualcosa che tanti
> tentano e con cui non pochi fanno soldi è in realtà priva di senso o
> addirittura dannosa...

Ogni messaggio ha un suo destinatario privilegiato. La tesi negativa di
cui parli non è ovviamente vendibile a chi ci fa i soldi o a chi li
spende. Però, magari non un libro, ma un articolo argomentato potrebbe
interessare il mondo di chi si confronta con la didattica, che ivece
deve fare i conti con la (cattiva) divulgazione.

Giorgio
Received on Wed Feb 22 2023 - 18:21:03 CET

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