Re: domanda molto stupida sulla luce delle stelle

From: richi Hellas1903 <matemate_at_brembenet.it>
Date: Mon, 21 Jun 2010 09:48:08 +0200

Hello, Elio!

> richi Hellas1903 ha scritto:
>> Pongo il semplice caso di una stella delle dimensioni del nostro sole
>> posizionata a una distanza di 3 anni luce da un osservatore.
>> La stella manda (emette) in un determinato momento tot luce verso
>> l'osservatore.
> Comincerei col precisare quanto scrivi.
> Visto che piu' avanti parli di fotoni, ragioniamo pure su questo
> modello "corpuscolare" della luce.
> La stella emette nell'unita' di tempo un certo numero di fotoni, che
> si distribuiscono in tutto lo spazio circostante viaggiando alla
> velocita' della luce.

>> A distanza di tre anni, l'osservatore vedr� la luce emanata dalla
>> stella. Mi chiedo: se dovesse vedere in toto la luce diretta verso di
>> lui io penso rimarrebbe abbagliato. Invece per lui la luce ricevuta
>> non � altro che un piccolo puntino in un vasto panorama stellato.
> Che vuol dire "vedere in toto"?
> Quando i fotoni sono arrivati a tre anni luce dalla stella, si sono
> distribuiti su una superficie sferica che un raggio di tre anni luce:
> riesci a immaginare quanto e' grande, misurata in metri quadri, questa
> superficie?

Ti ringrazio tanto. Non avevo pensato alla cosa pi� ovvia e semplice. Quella
di approssimare la stella ad una sfera. Io stupidamente invece consideravo
la parte della stella rivolta verso l'osservatore non come un emisfero, ma
come un cerchio che emette la propria luce in unica direzione. Come un
immenso occhio di bue. Mi sarebbe bastato pensarci su un pochino per capire
che il mio modello implica delle soluzioni talmente assurde che non ha senso
parlarne ulteriormente (se fosse vero, l'osservatore per vedere la stella
dovrebbe trovarsi proprio nel "fascio" di luce emessa dalla stella) Occan
aveva proprio ragione.


richi l'italiano
Received on Mon Jun 21 2010 - 09:48:08 CEST

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