Re: R: Valvole o transistor?

From: Nicola Scolari <Nicola.Scolari_at_epfl.ch>
Date: 1999/11/10

Ciao a tutti..

Andrea Francinelli wrote:
> Quelli a transistor invece utilizzano come coppia di finali appunto due
> dispositivi a semiconduttore.

Non e' detto esistono anche ampli classe A per i bipolari.

> Forse questi ultimi sono quelli che maggiormente si avvicinano
> alle caratteristiche del pentodo (la valvola), in quanto sono pilotati
> in tensione (a differenza del bipolare che viene pilotato in corrente).

Non vedo dove sia il problema. D'accordo il bipolare va comandato in
corrente, ma si puo' benissimo fare un convertitore tensione-corrente
prima di entrare nel bipolare per poterlo comandare in tensione. In piu'
se pensi allo schema a piccoli segnali (traduzione dal francese "petits
signaux") la la sorgente comandata di corrente del bipolare e' comandata
rispetto alla tensione base-emettitore.

> Non mi sono mai dato una ragione del perche' fisicamente vengano
> generate armoniche di un tipo o dell'altro (anche perche' dalla
> spiegazione di N.E. non si capiva esattamente la genesi di queste
> armoniche e' intrinseca del dispositivo utilizzato o del circuito nel suo
> complesso).

Il problema deriva dalle non linearita' dei circuiti. In particolare,
nel caso dei circuiti a semiconduttori i problemi sono dati da:
-entrate con ampli differenziale che ha una caratteristica in tangente
iperbolica.
-uscita o stadi interni con i bipolari che hanno una caratteristica
esponenziale.
-uscita con i MOS che hanno una caratteristica in x^2.
-Se non sbaglio ci sono anche i JFET che sono in x^3 ma non garantisco.

Lo studio matematico di questi problemi e' abbastanza difficile perche'
bisogna utilizzare le serie di Volterra che diventano facilmente
laborioso da calcolare.
Per quello che riguarda le valvole non ho nessuna informazione a
riguardo, specialmente per quel che riguarda la sua caratteristica di
non linearita'.

> Come ultima cosa vorrei aggiungere un dettaglio che mi sembra
> non trascurabile: l'utilizzo di dispositivi a semiconduttore (in
> particolare di quelli a MOS) trova oggi maggiore ragione di
> essere grazie alle nuove tecniche di amplificazione basate su
> switching ad alta frequenza (amplif. in classe D, in classe E etc...).
> Questi tipi di amplificatori, che richiedono componenti molto
> veloci come i MOS, permettono rendimenti elevati, di molto
> superiori a quelli che si ottengono con dispositivi di tipo lineare.
> Tuttavia riguardo la fedelta' o la rumorosita' di tali dispositivi
> non ti so dare dati in merito.

Se non sbaglio gli ampli di classe D, che sono utilizzati soprattutto
come ampli negli autoradio, appunto per l'alto rendimento, raggiungono
distorsioni dell'ordine del 2-3%.

Ciao
Scola
Received on Wed Nov 10 1999 - 00:00:00 CET

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