Re: Teorie di Gauge

From: Roberto Sghedoni <rosghedo_at_tin.it>
Date: 1999/11/04

In una teoria di campo in generale, il campo
viene quantizzato e tale formalismo porta all'interpretazione dei quanti del
campo come particelle di un certo tipo.
Questo per una teoria libera, per una teoria inetragente si inserisce a mano
una interazione la quale fa perdere l'interpretazione intuitiva che ho
indicato sopra.
In una teoria di gauge questa simmetria conduce automaticamente
all'introduzione di bosoni portatori del campo, ovvero che mediano
l'interazione tra altre particelle.
Non c'� bisogno di introdurre il fotone dall'esterno, esso compare
richiedendo che il campo di Dirac si invariante sotto l'azione del gruppo
U(1) locale.


>QED e' nata circa 30 anni prima che la prima teoria di gauge quantistica
>(Yang e Mills) venisse formulata.

Questo non � vero: la QED � una teoria di gauge, la prima teoria di gauge.
E' una teoria di gauge abeliana.
Il termine gauge fu introdotto da Weyl nel 1919:egli si proponeva di
unificare elettromagnetismo e relativit� generale e per fare ci� suppose che
la presenza del campo elettromagnetico determinasse un riscalamento delle
funzioni del sistema, cio� un cambiamento di gauge (scala).
Questa teoria di Weyl non ebbe successo.
Nel 1926 Fock si accorse che in base al formalismo della meccanica
quantistica quella trasformazione ipotizzata da Weyl non era di scala ma a
trasformazione di fase della funzione d'onda.
Nel 1927 London osserv� che questa ipotesi di Fock altro non era che
l'adattamento al nuovo e pi� efficiente formalismo quantistico da poco nato,
dell'idea originaria di Weyl, il quale, nel 1929 elabor� una teoria,
stavolta con successo, dell'elettromagnetismo come teoria di gauge.
Nel 1954 poi Yang e Mills estesero la teoria alle simmetrie non abeliane
(ovvero non commutative).
Received on Thu Nov 04 1999 - 00:00:00 CET

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