Re: forza magnetica

From: Hypermars <hypermars00_at_yahoo.com>
Date: Sun, 20 Jun 2010 12:30:59 +0200

On 18/06/2010 21:39, Elio Fabri wrote:

> Immagino che tu volessi scrivere M al posto di B.

Con M ci vorrebbe la suscettivita', non la permeabilita', giusto?

Mi pare di capire che nel trattare problemi che coinvolgono mezzi a
diversa permeabilita', ci si focalizza su B e H, lasciando stare M. Di
fatto, la permeabilita' lega B e H (B= mu H), e nel caso di ferromagneti
si generalizza a volte con B = mu(B) H, che non mi suona molto bene. O,
piu' in generale, con B=B(H), e tentavo di dare una forma plausibile a
quest'ultima.

Per M, potrebbe essere qualcosa tipo

M=Ms tanh(X H/Ms)

con X suscettivita'? Ma H e' il campo locale, non solo quello applicato
dall'esterno, in questo caso (come poi facevi notare tu stesso nel seguito).

> Si', sballata, ma seconod me per ragioni diverse da quelle che pensi
> tu (se ho capito).
> La magnetizzazione del metallo non dipende solo dal campo esterno, ma
> anche da come il metallo e' magnetizzato.

Questo mi e' abbastanza chiaro. Diciamo a mia difesa che cercavo un
qualche tipo di approssimazione che mi permettesse almeno di arrivare in
fondo in un caso trattabile. A campo debole, c'e' l'approssimazione
della risposta lineare. A campo forte, M e' sempre allineato in buona
approssimazione con H_app, visto che il campo H_demag generato da ogni
elemento di volume del materiale magnetizzato si puo' trascurare
rispetto a H_app.

In sostanza, se il campo applicato e' sufficientemente forte, si
magnetizza qualsiasi cosa, di qualsiasi forma.

Volevo quindi provare ad impostare cosi' il problema, ma non funziona.

> No: le condizioni all'interfaccia dipendono solo dal fatto che H e'
> irrotazionale e B e' solenoidale. Questo e' vero sempre e comunque, ed
> e' la sola ragione per introdurli tutti e due...
> Poi la relazione di definizione
> B = mu_0 H + M
> e la relazione costitutiva che conviene scrivere M = f(H) con f scelta
> opportunamente, per es. la tua tanh.

OK.

> Da qui in poi posso darti solo qualche spunto che io proverei, ma non
> garantisco che funzioni.
> Sfrutterei il fatto che H deriva da un potenziale, sia dentro il
> metallo che fuori, per lavorare con funzioni incognite scalari
> (i potenziali).
> Dopo di che, si potrebe tentare un approccio variazionale, oppure lo
> sviluppo del potenziale in armoniche sferiche ... qui vado a tentoni.

Provero' a provarci nel tempo libero.

> Per ora, di piu' non so dire.

Grazie,

Bye
Hyper
Received on Sun Jun 20 2010 - 12:30:59 CEST

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