Eclisse e pendolo: risultati 4

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 1999/10/20

Per la prima volta, in un bollettino del 12 ottobre, la Nasa ha
menzionato ufficialmente la mia citta' come sede di esperimento, ed il
pendolo stazionario come uno dei sei principali strumenti utilizzati.
Vedere :

http://science.msfc.nasa.gov/newhome/headlines/ast12oct99_1.htm

Oltreoceano l' analisi e' stata condotta indipendentemente e con mezzi
diversi dai miei. Ci sono stati scambi di idee, ed io ho inviato molto
materiale a supporto delle mie osservazioni, ma non sono informato
delle loro conclusioni, se vi sono.
Recentemente mi e' stato detto che nelle mie registrazioni sono
presenti dei pattern oscillatorii aventi una frequenza tra 0.01 e 0.5
Hz, che sembrerebbero non facilmente correlabili ad oscillazioni della
struttura di supporto o ad onde termiche o di pressione.
Da parte mia ho riscontrato, e comunicato loro, che vi sono
correlazioni secondo me inequivocabili tra le mie registrazioni ed i
dati gravimetrici dell' Universita' di Trieste. In particolare, ho
osservato che, entro alcuni intervalli di tempo di pochi minuti, ed
aventi una certa simmetria rispetto al massimo eclisse, il piano di
oscillazione (o l' asse maggiore) ruotava di un angolo maggiore di 20
gradi, e talvolta maggiore di 45. In due di questi periodi, gli unici
analizzati piu' in dettaglio, ho riscontrato un temporaneo spostamento
della verticale (come spostamento secondario rispetto allo spostamento
con periodo lungo gia' da me segnalato qui). Ho riscontrato una
corrispondenza tra tutti i periodi da me individuati e altrettanti ben
definiti picchi nel grafico dei dati gravimetrici di Trieste. E'
interessante precisare che di tutti i periodi interessati avevo preso
nota un mese prima di ricevere i dati da Trieste, e che ne avevo gia'
dato notizia qui, facendo riferimento a marcate e repentine variazioni
del piano di oscillazione.
Alcune di queste anomalie sono al di fuori del periodo di eclisse.

Si potrebbe concludere, relativamente a questi aspetti, che gli eventi
perturbanti possono essere visti come una forza scomponibile in una
componente verticale (gravimetro) ed una orizzontale (pendolo
stazionario).

Preciso che la concomitanza temporale tiene conto della velocita' di
propagazione dell' ombra dell' eclisse, ovvero ho fatto una
trasposizione dei tempi. Questo autorizza a correlare gli eventi all'
eclisse.

Per ora vi saluto.
Antonio
Received on Wed Oct 20 1999 - 00:00:00 CEST

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