Mauro D'Uffizi ha scritto nel messaggio <7u596g$ril$4_at_nslave1.tin.it>...
>
>Giuseppe Maruccio ha scritto nel messaggio ...
>>vi sono due gemelli ed uno di essi, il gemello A, parte per un viaggio
>>raggiungendo velocit� relativistiche.
>
>Hai perfettamente ragione, il sistema � simmetrico, ma solo per analogia.
>Ti spiego, finch� proporrai il problema in questi termini troverai sempre
>qualcuno disposto a contraddirti dicendo che le inversioni di direzione
>spezzano la simmetria.
Non capisco cosa sia la simmetria 'per analogia'. Il problema o e'
simmetrico o non lo e'; nel senso che o e' possibile scambiare A con B
senza incappare in errori o no (in realta' no, il problema non e'
simmetrico).
>Prova invece a proporlo in questi altri termini.
>Due astronavi della stessa lunghezza a riposo che si incrociano a velocit�
>relativistica.
>E' immediato dimostrare che secondo la relativit� ristretta se A misura B
>la trova pi� corta e se B misura A la trova ugualmente pi� corta.
>Cio� A>B e B>A.
>Se non � un paradosso questo.
Ricorderai Mauro che recentemente ti invitavo a metterti di buona lena a
studiare le basi della relativita' ristretta in modo da poter fugare tutti i
dubbi
relativi al
"paradosso dei gemelli (e agli altri, piu' o meno simili, paradossi della
RR)."
Purtroppo non hai raccolto il mio invito perche' in tal caso ti saresti
accorto
che fra gli "altri, piu' o meno simili, paradossi della RR", il piu' famoso
e'
proprio quello qui riportato da te. Direi che la sua soluzione sia ancora
piu'
semplice di quella del paradosso dei gemelli, pero' non e' il caso di
afftrontarla in quanto temo che, dopo una decina di post, possa accadere
quello che e' gia' successo nella nostra discussione sui gemelli:
accetti a malincuore che il tuo discorso originario sia fallace, rimani non
convinto della validita' di quanto affermato dai 'relativisti', continui a
parlare di relativita' senza studiarla e vai alla ricerca di un nuovo
"paradosso" che "dimostri" la non consistenza logica della RR.
Nel Luglio scorso mi sembravi piu' disposto ad imparare, se non
ricordo male eri tu che dicevi che ti eri stancato di fare sempre
quello che era contro tutti e che volevi una volta per tutte capirlo
per bene questo paradosso dei gemelli rifiutandoti di dare
alcunche' per scontato.
Se eri tu a fare questo discorso, e se lo stesso vale sempre, io ti
rinnovo l'invito a studiare seriamente la relativita' ristretta.
In particolare dovresti:
1) conoscere le trasformazioni di Lorentz;
2) capire cosa e' un evento;
3) capire come possa essere possibile che due eventi contemporanei
in un certo sistema di riferimento possano essere non contemporanei
in un altro;
4) capire come si ricavano e cosa significano le formule
deltat=gamma deltat'
deltax'=gamma deltax.
Ti faccio presente che tale studio prescinde dalla validita' o meno della
RR come teoria fisica. E' uno studio di pura matematica, quindi non
c'e' tanto da discutere, c'e' solo da studiare.
La natura potrebbe anche non funzionare secondo le leggi della RR,
cio' non toglie che si potrebbe comunque costruire una teoria
matematica secondo la quale cio' che e' stato definito "lunghezza
di un regolo A" e' _in un certo senso_ minore di cio' che e'
stato definito "lunghezza di un regolo B" e, _in un certo altro
senso_ e' vero esattamente l'opposto.
Si puo' decidere di non studiare la teoria matematica in oggetto,
ingnorare il significato di "_in un certo senso_ e _in un certo
altro senso_", e dire che affermare A>B e B>A e' paradossale;
oppure si puo' decidere di studiare la teoria, capire in che senso
si fanno le diverse affermazioni e risolvere i presunti paradossi.
Le conferme sperimentali della RR, che ne fanno cosi' una teoria
fisica, sono altra cosa rispetto ai presunti paradossi della stessa.
>Sulla dilatazione del tempo riguardo ai mesoni invece la soluzione � ancora
>pi� semplice, non � che il tempo di decadimento ci appaia dilatato e per
>questo li vediamo arrivare a Terra mentre non potrebbero nemmeno se
>viaggiassero alla velocit� della luce, � semplicemente che viaggiano a
>velocit� molto superiore a quella della luce.
Beh, si potrebbero fare anche delle stime;
supponiamo che la situazione possa essere la seguente:
i sostenitori della teoria della relativita' dicono che la vita del mesone,
misurata a terra, si sia dilatata di un fattore 1000 (gamma=1000),
tu sostieni invece che il fotone viaggiava a velocita' pari a 1000 c.
Arrivati a Terra tali mesoni potrebbero essere fermati e nel fare cio' essi
rilasceranno una certa energia che sara' pari,
secondo te, alla loro energia cinetica Ec=0.5 m *(1000 c)^2,
secondo la RR, a E=m gamma c^2 cioe' 1000 volte meno
(m e' la massa dei mesoni).
Immagino che in tutti gli acceleratori di particelle esperimenti
del genere siano stati eseguiti innumerevoli volte.
>Ciao, Mauro.
>
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
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Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
--------------------------------------------- (G. Apollinaire)
Received on Wed Oct 20 1999 - 00:00:00 CEST