Re: Mattioli e l'energia nucleare!
La la riduzione del rischio pu� essere ottenuta attraverso vari mezzi, e la
ridondanza � solo uno di questi . Ti elenco altri ingredienti:
- la diversificazione dei sistemi di sicurezza per limitare gli effetti
delle cause comuni di guasto,
- le norme di sorveglianza
- sistemi basati sulla semplificazione del progetto e sulla sicurezza
intrinseca e passiva.
Sono stati proposti anche dei concetti basati sulla bruciatura del prodotti
di fissione, con conseguente riduzione del termine di sorgente radioattivo
(i prodotti di fissione).
Il discorso sulla sicurezza degli impianti nucleari � naturalmente molto pi�
complesso, articolato ed interdisciplinare, e quello che ti ho detto �
coerente con l'economia delle risposte per un NG.
Se sei curioso, io ho una certa familiarit� con l'analisi probabilstica del
rischio delle centrali nucleari.
Ciao, Alvaro.
BornToRun ha scritto nel messaggio <7t2cd1$eq4$1_at_fe2.cs.interbusiness.it>...
>
>
>Mattioli, dei verdi, (Fisico Teorico se non erro) sostiene che l'incidente
nucleare accaduto
> in Giappone suffraghi la tesi che il mondo non � pronto per la gestione
del nucleare, diceva pi�
>o meno:
>
>"Bisogna approfondire gli studi di Fisica Teorica per difendersi in
>modo pi� efficace dalle radiazioni nucleari, partendo da una conoscenza pi�
>profonda della natura del fenomeno; occorre altres� incentivare
>le Universit� a profondere maggiori sforzi in Fisica Applicata con
riferimento
>a misure preventive e mitigative del rischio connesso al nucleare".
>Il virgolettato, per principio, � assolutamente condivisibile: non esiste
settore scientifico
>ove non ci sia ancora da scoprire; quanto al fatto che l'incidente nucleare
accaduto in Giappone
>suffraghi la tesi che il mondo non � pronto per la gestione del nucleare,
non mi trova
>nella fattispecie d'accordo, se non altro perch� fonti ufficiali hanno
parlato di negligenza
>nella gestione delle operazioni routinarie.
>Per me, il nucleare �, se contenuto il rischio agendo sulla ridondanza dei
sistemi
>di controllo e di emergenza, sufficientemente sicuro; basti guardare alla
Francia ove, se non erro,
>l'attenzione alle problematiche connesse alla gestione in sicurezza di tali
impianti ha finora
>determinato un bilancio positivo del nucleare rispetto alle fonti di
energia altenative.
>Molti, non certo Voi, non sanno che il rischio � una funzione di dua
variabili
>( prob. di accadimento;Magnitudo) che in quanto variabili sono gestibili;
nel caso del nucleare,
>non potendo agire pi� di tanto sulla magnitudo, si deve agire sulla prob.
di accadimento:
>� questa, a mio modesto parere, la via da seguire � tale scopo si pu�
realizzare se si agisce
>sulla ridondanza sopracitata.
>Volevo un Vostro autorevole parere.
>Grazie a tutti.
>Carlo Bongiorno.
>
>
Received on Fri Oct 08 1999 - 00:00:00 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:41 CET