Re: R: Orbite dei pianeti con le equazioni differenziali

From: Enrico SMARGIASSI <smartassi_at_triste.infn.it>
Date: 1999/10/05

Elio Fabri wrote:

> Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> > Per esempio, se mi trovo di fronte ad un' equazione A 'non solubile
> > analiticamente' posso definire una funzione F come 'soluzione di A'
> > (purche' la soluzione esista e sia unica). La F ha lo stesso diritto
> > di esistere di tutte le altre funzioni, poverina! E cosi' l'eq. A
> > diventa 'solubile analiticamente'. Il che mostra come sia arbitrario
> > questo concetto.

> Verissimo. Pero' la situazione del problema dei tre corpi e' peggiore,
> come ha dimostrato Poincare' oltre un secolo fa.
> Il problema non e' "integrabile", ossia la soluzione non puo' essere
> scritta usando primitive di funzioni di una variabile, o loro funzioni
> inverse.

 Lo so bene, ma questo non cambia cio' che dicevo, visto che la
soluzione delle equazioni di Newton per un dato sistema e' comunque una
funzione (unica, date le c.i.). Non ho parlato di riduzione alle
quadrature, quindi non vedo perche' la situazione dovrebbe essere
peggiore di quanto ho detto.

-- 
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Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it:6163/~esmargia
Received on Tue Oct 05 1999 - 00:00:00 CEST

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