(wrong string) � della luce. Chi mi aiuta?

From: Adriano Amaricci <amaricci_at_tiscalinet.it>
Date: 1999/10/06

>Me lo spieghi meglio l'urto tra particelle a velocit� relativistiche?
>Chiss� che non possa farmi capire meglio 'sta benedetta RR.
>
>Ciao, Mauro.
>
In verit� l' urto tra oggetti ( preferisco non usare il termine "particelle"
per non creare equivoci con le particelle nucleari e sub... che necessitano
di conoscenze che purtroppo ancora non conosco, anche se poi per necessit�
tali oggetti sono identificati con particelle, data le loro velocit� ) che
si muovono a velocit� prossime a quelle della luce non � cos� semplice come
ho schematizzato. Non so a che livello � la tua conoscenza della fisica, do
per scontata una conoscenza generale della meccanica classica, riporto per�
per completezza il 3� principio della d. che sar� utile nella spiegazione:
"In un sistema inerziale si conservano: la quantit� di moto Q ed il momento
angolare K di un sistema materiale libero". E dato che durante l' urto
qualunque sistema si puo considerare libero ....
Ora in RR come nella mec. cl. agli oggetti sono associate delle n-uple di
numeri, dove n indica il numero delle dimensioni che in RR sono 4 ( lo
Spazio-tempo da non considerare come un affiancamento della dimensione
temporale alla tridimensionalit� spaziale ma come un tuttuno) nasce cos� il
"qudrivettore" posizione degli eventi nello spazio-tempo ( evento =
oggetto ). Al posto del vettore quantit� di moto si costruisce il
quadrivettore "impulso-energia" cosi definito (q1,q2,q3,mc). Il modulo
quadrato di ognuno di questi due quadrivettori ( come del resto per ogni
quadrivettore ) � un invariante relativistico, nel senso che passando da un
sistema di r. ad un' altro non cambia ( al pari della distanza tra punti
nella mecc. clas. )
Adesso, dopo aver dato le dovute definizioni, analizziamo un urto.
Supponiamo che le particelle A e B subiscano un urto dobbiamo distinguere
se l' urto � di tipo elastico o anelastico. In entrambi i casi potendo
sempre scrivere mc come E/c sappiamo dalla conservazione del quadrivettore
I-E che:
Pi = Pf = P con P somma dei quadrivettori i-e di A e B
                                   i prima dell' urto; f dopo l'urto

Ei/c = Ef/c = E/c come sopra

Cio� in sostanza l' energia e la quantit� di moto totali prima e dopo l'
urto sono uguali ( bada bene totali cio� presi come somma su A e su B).
Infine: se l'urto � elastico dovendosi conservare l' energia si deduce che
la massa m� del sistema prima e dopo l' urto si conserva. Se l' urto �
anelastico la massa finale del sistema m=(EiA+EiB)/c^2=E/c^2 pu� differire
dalla somma delle masse a riposo iniziali ( minore o maggiore): quella che
era enrgia cinetica si trasforma in massa o viceversa in virt� dell'
equivalenza tra massa ed energia. Un esempio tipico si ha nell' urto
completamente anelastico dove le particelle procedono dopo l' urto insieme,
attacate, con velocit� del baricentro, e dove la massa m finale del sistema
� maggiore della somma delle masse A e B che prima dell' urto procedevano
staccate.


Scusa molto la mia prolissit� ( Anche per i moderatori )
Saluti Adriano

"Un topo non pu� cambiare il mondo solamente guardandolo" A Einstein
Saluti Adriano
Received on Wed Oct 06 1999 - 00:00:00 CEST

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