Re: A voi la patata bollente relativistica !!!!!!!!
Massimo wrote:
>
> Mauro D'Uffizi <aduffiz_at_tin.it> wrote:
>
> > Le accelerazioni non c'entrano niente, come fu gi� detto qualche mese fa su
> > questo stesso newsgroup.
> Penso di non aver ben capito questa frase: a parte quel che posso
> pensare io, nel libro di Born citato da Bruno in un altro post, nel
> capitolo sulla RR viene riportato che i due osservatori non possono
> essere equivalenti, poiche' quello in viaggio non rappresenta un
> sistema inerziale, almeno in alcuni momenti. Poi, accennando alla
> RG, viene mostrato che, grazie all'accelerazione avuta al momento
> della virata per il ritorno, i due osservatori vedono alla fine
> la stessa cosa, che sarebbe l'orologio del viaggiatore che e'
> rimasto indietro. Questo perche' in RG un sistema accelerato e'
> equivalente ad uno inerziale sottoposto ad un campo gravitazionale.
>
Ciao, le accelerazioni non possono essere considerate la causa fisica
della discrepanza finale tra i due orologi nel senso che, a parita'
di accelerazioni, si possono riscontrare, in esperimenti diversi
dilatazioni temporali molto diverse.
Questo e' bene illustrato sull'ottimo testo, di alto livello divulgativo
che consiglio a tutti: "Filosofia della fisica" a cura di G. Boniolo
(Bruno Mondadori editore 1997) a pagina 76-77.
D'altra parte pero' SENZA accelerazione almeno in un istante (infinita
in tal caso), la discrepanza degli orologi al rendez-vous dei gemelli
NON si osserverebbe, anzi NON sarebbe nemmeno possibile un rendez-vous
assumendo che uno dei due gemelli sia un sistema inerziale e che
inizialmente i gemelli siano vicini con orologi sincronizzati.
La relativita' generale sarebbe bene non tirarla in causa secondo me.
La storia del sistema non inerziale equivalente al campo gravitazionale
ecc (cioe' il principio di equivalenza) secondo me confonde solo le idee
e basta. Anche perche', il "rallentamento del tempo" dovuto al campo
gravitazionale e' un fenomeno MOLTO piu' complicato che presuppone
ipotesi non banali (spaziotempo statico, osservatori in quiete in
coordinate statiche, ecc..) e che non possono essere adattate tanto
facilmente al paradosso dei gemelli usando solo il principio di
equivalenza....
Usare la Relativita' Generale per risolvere il "paradosso" dei gemelli
e' come rispondere ad una domanda con una risposta che contiene un'altra
domanda molto piu' complicata di quella iniziale! ...con tutto il
rispetto per Born ;-) .
Ciao, Valter Moretti
Received on Tue Sep 28 1999 - 00:00:00 CEST
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