Re: R: Inquinamento elettromagnetico.

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: 1999/09/23

Andrea Tosetto wrote:

> Non � vero che la radioattivit� � pericolosa a piccole dosi , saremo gi�
> tutti morti visto che viviamo immersi nella radiazione naturale prodotta dai
> raggi cosmici e dal decadimento degli isotopi radioattivi naturali della
> terra , � pi� sensato dire che c' � una certa soglia , anche se
> probabilmente non � ancora quantificabile e varia da specie a specie , per
> esempio i pipistrelli hanno resistenza elevata alle radiazioni .

Da tutto quel che sappiamo, se una soglia esiste e' probabilmente sotto
il livello della radioattivita' naturale. Se questo fosse vero (e non
solo probabile) OGNI aumento di radiattivita' aumenta il rischio.
Anzi, se la soglia fosse di poco sotto il livello del fondo naturale,
l'aumento incrementale del rischio dovuto a radiazioni extra sarebbe
maggiore di quanto ci si aspetterebbe in base a un semplice
ragionamento di proporzionalita'.

Naturalmente il rischio e' piuttosto basso. Mi ero fatto il conto ai
tempi di Chernobyl, e grossomodo i tumori indotti dal fondo naturale
contribuiscono a circa l'1% del totale dei tumori.

Si tratta quindi di rischi molto piccoli, se presi individualmente e se
le esposizioni sono basse. Ma possono diventare significative per una
grossa contaminazione sparsa su un'area enorme. Ad es. Linus Pauling
calcolava che un test atmosferico di una bomba a
fissione-fusione-fissione
potesse causare circa 30.000 morti aggiuntivi di leucemia sparsi per
il mondo.

Un effetto simile per radiazioni non ionizzanti e' semplicemente
inconcepibile.
-- 
Gianni Comoretto      			Osservatorio Astrofisico di Arcetri 
gcomoretto_at_arcetri.astro.it		Largo E. Fermi 5 
http://www.arcetri.astro.it/~comore	50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Sep 23 1999 - 00:00:00 CEST

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