Alberto Scagliola wrote:
>
> Ho recentemente partecipato ad una conferenza organizzata dall'ENEA avente
> per oggetto gli effeti di campi elettromagnetici a bassa frequenza
> (elettrocondutture) e radiofrequenza sugli organismi viventi.
> Gli addetti ai lavori sostengono di non avere rilevato sulle cavie effetti
> evidenti dell'esposizione ai campi!!!!!
Infatti, non c'e' nessun effetto evidente dei campi elettromagnetici
a bassa frequenza e/o radiofrequenza ai limiti attualmente stabiliti
dalle norme internazionali.
> Allora perch� si fa tanta polemica?
I piloni della corrente sono brutti, ronzano, e hanno un teschio
dipinto sopra. La corrente e' pericolosissima (causa qualche
centinaio di morti l'anno per folgorazione), invisibile, subdola.
Le onde radio sono pericolose (prova ad infilare la testa nel
forno a microonde dopo aver disabilitato tutte le protezioni),
e suonano molto simili alla radiattivita', che e' pericolosa
a qualsiasi dose (in fondo sono sempre radiazione). Anche
in questo caso, le onde non si vedono, e sono generate da
oggetti misteriosi posti in cima a brutti tralicci.
In entrambi i casi si tratta di fenomeni molto potenti,
ma difficili da capire, in mano ad addetti ai lavori che
hanno sicuramente interessi economici in gioco (non per
niente ci mandano la bolletta a fine mese).
COn questi aspetti emotivi di mezzo, e' molto difficile
convincere qualcuno a ragionare. A documentarsi, studiare.
E' difficilissimo anche semplicemente convincere l'interlocutore
che la Telecom non mi sta pagando per imbrogliarli.
E siccome, nella marea di studi fatti, qualcuno che intravede
POSSIBILI rischi c'e', basta riportare solo quelli ed il
gioco e' fatto.
Per darti un'idea di come funzionino queste cose, in una rivista
seria come il bollettino del WWF si puo' trovare la notizia
(assolutamente falsa) che l'Organizzazione Mondiale per la
Sanita' avrebbe classificato i campi elettromagnetici tra
le prime 10 emergenze sanitarie mondiali.
> Ringrazio chiumque volesse rispondermi, in quanto vivo di persona queste
> "vicende" abitando a 20 m da una linea a 380 kV.
Parlare di campi a radiofrequenza (come mi sembra si sia
fatto nella conferenza che hai seguito) o di elettrodotti non
e' assolutamente la stessa cosa. Sono fenomeni radicalmente diversi,
anche se per entrambi valgono le stesse considerazioni.
A 20 m da un elettrodotto, il campo magnetico e' dell'ordine di
alcuni microtesla. Non sono noti effeti biologici dei campi magnetici
sotto diverse CENTINAIA di microtesla, e pertanto l'ICNIRP
ha stabilito un limite di 100 uT. E" molto difficile anche solo
ipotizzare un meccanismo per cui un campo di pochi uT (sotto i 10
uT) possa influenzare la materia vivente.
Gli studi epidemiologici fatti escludono oramai qualsiasi tipo
di tumore degli adulti, e restano dubbi sulla possibilita'
di un aumento dell elucemie infantili. Diversi studi, soprattutto
i piu' recenti, non trovano questo aumento, ma e' molto difficile
escluderlo in quanto si tratta di una malattia molto rara, e ad
es. un RADDOPPIO del rischio vicino agli elettrodotti significherebbe
pochi casi in piu' l'anno in tutta Italia. In altre parole, anche
se fosse vero che vivendo vicino ad un elettrodotto ci fosse un
raddoppio dell leucemie infantili, questa rimarrebbe una
causa di rischio molto minore ad es. del fumo passivo, ANCHE
per chi vive vicino all'elettrodotto.
Ti rimando comunque ai siti:
http://www.arcetri.astro.it/~comore/campiem.html
una raccolta di siti sull'argomento che sto curando, purtroppo
disastrata da un recente crash del sistema
http://www.mcw.edu/gcrc/cop/powerlines-cancer-FAQ/toc.html
il miglior sito disponibile su questi argomenti, purtroppo in
inglese, e non sempre semplicissimo da seguire
http://www.iroe.fi.cnr.it/pcemni/domarisp/b50indx.htm
Domande e risposte sui campi a 50 Hz, a cura di un istituto del
CNR che se ne occupa.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Sep 16 1999 - 00:00:00 CEST