Enrico SMARGIASSI wrote:
> Scherzi? La divulgazione implica la semplificazione dei concetti, non
> il loro stravolgimento (e comunque se semplificando ti perdi per strada
> qualcosa di importante sei tenuto a mettere un' avvertenza). La frase
> incriminata e' uno strafalcione colossale che comporterebbe la
> bocciatura immediata in qualunque corso di fisica, perche' implica non
> aver capito nulla delle leggi della dinamica.
>
> Per mettere le cose nella giusta prospettiva preciso: A.Z. stava usando
> la frase di cui sopra in un articolo contro l'astrologia - di per se',
> cosa buona e giusta - per mostrare che la gravita' e' una forza a corto
> raggio. E qui mi cascano le braccia ed altre parti del corpo.
Io non voglio a tutti i costi difendere Z., anche perche' dei suoi
interventi ne ho sentiti veramente pochi e tanti anni fa. Dico solo che
forse e' inutile cercare una precisione da fisici in un articolo che
vuole convincere sull' assurdita' dell' astrologia un pubblico che crede
in queste cose.
Diverso e' fare divulgazione scientifica di un certo peso e fare
semplificazioni talmente grossolane da introdurre errori gravi,
diffondendo fesserie che non si reggono in piedi.
Purtroppo questo e' il problema della divulagazione ed e' sempre
presente. E' ben noto che molti libri scritti anche da fisici di un
certo livello introducono idee errate nello spiegare relativita', MQ e
la fisica contemporanea in generale.
Qui e in IS molti fisici hanno piu' volte messo in evidenza che certi
modelli usati servono solo a confondere: palline da ping pong al posto
dei fotoni, lenzuola per rappresentare lo spazio tridimensionale,
palloncini che si gonfiano etc.
Se si vuole spiegare la fisica alla lavandaia non si puo' pretendere di
toccare gli argomenti di ricerca piu' recenti, e' impossibile.
Conosco un docente universitario che ha scritto un libriccino di
"fisica" in Sardo (che per chi non lo sapesse e' considerato una lingua
e non un semplice dialetto), dove si cerca di sensibilizzare il paesano
(anche il pastore, al limite) sulla questione politico-economica dell'
energia. Per fare cio' si danno i primi rudimenti di fisica (Principi
della dinamica e della termodinamica, lavoro, forza...) facendo esempi
banalissimi come l' asino che traina il carro o il paragone fra un uomo
che solleva un carico e una gru che solleva lo stesso (questa e' la
spiegazione della potenza).
Ovvio che la cosa e' fattibile perche' ci si limita ai primi rudimenti
di meccanica classica; vorrei vedere come farebbe quest' ottimo docente
a spiegare la relativita' generale al pastore sardo, totalmente
ignorante e abituato a ragionare solo sul proprio bestiame.
Certa divulagazione non si puo' fare, meglio desistere. Probabilmente Z.
pecca in questo.
> Enrico Smargiassi
Ciao A.S.
Received on Fri Sep 17 1999 - 00:00:00 CEST
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