Mara <mcervin_at_tin.it> wrote in message 7r65v2$jor$1_at_nslave1.tin.it...
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> ...
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> Avete presente il "Cubo con nastri magici" di Escher? Sulla superfice
> dei nastri ci sono o dei buchi o delle convessita', dipende da come li
> si guarda. Il nostro cervello non e' in grado di vederli nella sua
> realta' "vera" ovvero che sono sia concavi che convessi: o li vede
> concavi o li vede convessi.... che non si tratti di un "abbaglio" della
> nostra mente in questo senso?
Ovvero, di un limite delle nostre capacit� sensoriali: se avessimo la
capacit� di identificare pi� correttamente la distanza che ci separa da un
oggetto, ci accorgeremmo meglio che in senso stretto si tratta di superficie
n� concava, n� convessa. Si tratta di una superficie piana: un foglio di
carta.
Ho anch'io le sensazioni che hai indicato in merito a questi argomenti. Ho
sempre avuto qualche difficolt� ad accettare l'idea che indeterminismi ed
altri effetti, diciamo, quantici siano intrinseci ai fenomeni in cui si
manifestano ma che, piuttosto, siano dovuti a limiti percettivi (soggettivi,
per cos� dire).
Mi pare, anzi, che Heisemberg abbia enunciato in questi termini il suo
indeterminismo.
Qui, per�, il problema della militanza in una delle due scuole di fisica
(pragmatica, come dici tu, oppure filosofica) si fa sentire molto, secondo
me.
Il problema � questo: a che serve la fisica? Serve a fornirci degli
strumenti di progettazione, oppure serve a descrivere l'essenza stessa delle
cose?
Nel primo caso non puoi prescindere dai limiti a cui � soggetta la
sperimentazione e, quindi, tendi a costruirti un modello di universo in cui
l'indeterminismo sia connaturato al fenomeno (tanto, per te, � come se lo
fosse).
Nel secondo, sei libero di poterti inventare le teorie pi� astruse, purch�
ovviamente siano in accordo con la realt� sperimentale. Purtroppo, sotto ad
una certa granularit� la realt� diventa ben poco sperimentabile, e allora
ogni teoria pu� andare bene.
Penso che la virt� stia a met� tra i due opposti modi di vedere il mondo,
come al solito: evitare indimostrabili ghirigori celebrali, ma tenere sempre
presente che non possiamo conoscere contemporaneamente velocit� e posizione
di una particella perch� sondando queste grandezze la disturbiamo, non
perch� una particella non abbia una ben definita velocit� e posizione.
Dal punto di vista pratico non mi pare che cambi alcunch�, ma si tratta
forse di un'impostazione pi� corretta...
Sbaglio?
Ciao,
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Giampaolo Tomassoni Information Systems Consultant
P.za 8 Aprile 1948, 4 Tel/Fax: +39 (578) 21100
I-53044 Chiusi (SI) e-mail: tomassoni_at_geocities.com
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Received on Mon Sep 13 1999 - 00:00:00 CEST