Re: Domande *importanti*! Help me! :-)

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1999/09/13

Riccardo Campana wrote:
>
> Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote:
>
> > Il primo livello permettera' gia' sbocchi professioneli, ma il livello
> > se comparato con quello
> > attuali (di uno studente in corso alla fine del terzo anno attuale)
> > sara' decisamente piu' basso.
> > Non sara' piu' possibile andare fuori corso ed il sistema sara' basato
> > su "crediti".
>
> Scusa, essendo io al quinto anno del liceo scientifico, e prevedendo di
> iscrivermi a Fisica l'anno prossimo, sono molto interessato a questo
> discorso. Potresti spiegarmi piu' dettagliatamente come sarebbe
> strutturato il nuovo ordinamento del corso di laurea, o indicarmi
> qualche sito a proposito della riforma universitaria?
>
> Ciao
>
> --
> Riccardo Campana
> riccardo.campana_at_flashnet.it
> "Chi non conosce la verita' e' uno sciocco, ma chi, conoscendola,
> la chiama bugia, e' un delinquente." B. Brecht, Vita di Galileo.


Ciao, purtroppo non conosco siti dove se ne parla.
La riforma dovrebbe essere nazionale (se tutto andra' bene) a partire
dall'anno accademico 2000-2001. Qui a Trento hanno deciso di partire
gia' da quest'anno in via sperimentale (per gli studenti che vogliono
provare) sia per fisica che per matematica. A grandi linee sara' una
cosa del genere.

Gi esami saranno tutti divisi in quadrimestri o bimestri, con esami
ad ogni termine. Ogni esame avra', indipendentemente dal punteggio
ottenuto dallo studente, un valore espresso in "crediti".
Gli studenti potranno seguire percorsi abbastanza vari.
Per ottenere il primo titolo dopo tre anni e' necessario passare
tutti gli esami con risultato positivo ma anche la somma dei crediti
degli esami scelti dallo studente deve superare una certa soglia.
Non ho ancora capito se ci sara' una tesi finale obbligatoria o no,
ma credo di no. Il primo titolo si chiamera' "laurea", e chi lo
possiede sara' detto laureato (ovvio ;-)).

E' molto probabile che il livello dei corsi e della preparazione
dei "laureati" sara' inferiore a quella degli studenti che
nel vecchio ordinamento hanno completato il terzo anno. Per vari motivi.
Anche perche' cosi' e' nel resto dell'Europa. In questo modo potremmo
forse smettere di essere l'ultima ruota del carro per quanto
riguarda la percentuale di laureati (ricordo che il 70% degli iscritti
al primo anno di universita' non si laurea MAI in Italia).

E' possibile smettere a questo livello, ma anche proseguire, a questo
punto ci sono 3 possibilita' tutte e tre di 2 anni:

1) scuole di specializzazione post universitaria: si tratta da scuole
per specializzare lo studente verso applicazioni del proprio ambito di
studi in direzione del mondo lavorativo. (alta specializzazione).

2) scuole di specializzazione didattica: si tratta di scuole dove
"si insegna ad insegnare" e che forniscono un titolo finale che e'
necessario per poter insegnare nelle scuole medie e superiori.

3) master di ricerca: si tratta di un titolo necessario per proseguire
nerlla carriera accademica universitaria verso la ricerca.
In pratica si approfondisce tutto quello fatto nei primi 3 anni.
Il raggiungimento di questo titolo dovrebbe essere piuttosto duro.

E' in corso una discussione su come definire le persone con un secondo
titolo. Qualcuno vorrebbe "dottori" ma cio' sarebbe in contrasto con
le convenzioni nel resto del mondo dove dottre e' solo uno con il
dottorato di ricerca.

Infine, dopo il master, se uno vuole continuare nella carriera
universitaria, sara' necessario seguire un dottorato di ricerca.
Al momento quello di fisica e' di 3 anni, in matematica e' invece di
4 anni.



Spero di averti dato qualche utile informazione.
Ciao, Valter Moretti
Received on Mon Sep 13 1999 - 00:00:00 CEST

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