Andrea B. ha scritto:
> Giorgio Bibbiani ha scritto:
>> Su un testo di Fisica per la scuola secondaria (*)
>> si da' la definizione di coppie equivalenti:
>> " Due coppie di forze sono equivalenti se, agendo su
>> uno stesso piano e sullo stesso corpo, hanno
>> momenti uguali e opposti".
>> Questa definizione e' coerente con una figura che
>> segue il testo, quindi l'aggettivo "opposto" non deriva
>> da un lapsus.
>>
>> Non ricordo di aver incontrato altrove questa definizione,
>> e mi sembrerebbe invece meglio considerare
>> equivalenti due coppie che generino momenti uguali.
>> A voi cosa risulta?
>>
>> (*) G. Ruffo, Lezioni di fisica, vol. 1, Zanichelli, p. 111
Non trovo l'articolo originale di G.B., avra' mica messo una scadenza a
poche ore?
> Direi che hai ragione tu.
Io anche argomenterei: una relazione di equivalenza e' normalmente
riflessiva e transitiva oltre che simmetrica, per cui l'uso di questa
parola per la definizione data nel libro e' quantomeno inusuale.
Propenderei per un typo (anche se piuttosto elaborato come genesi): una
definizione originale non diceva "sono equivalenti" ma piuttosto "si
equilibrano".
--
TRu-TS
La vita e' un viaggio. E :-) NE VALE LA PENA
http://www.youtube.com/watch?v=vdCT8N-QQnU
(io sono quello con la barba bianca)
Received on Mon Jun 14 2010 - 22:02:10 CEST