Re: Principio di equivalenza: enunciato incompleto?

From: Luca85 <pres8_at_pres8.biz>
Date: Tue, 27 Nov 2012 03:27:44 -0800 (PST)

On 26 Nov, 13:28, doctor.subti..._at_libero.it wrote:



> Oh bella, mi dico: allora tutta una balla questa storia (letta mille volte anche su testi seri) degli orologi che in un campo gravitazionale pi intenso rallentano e del tempo che rallenta (se vero, come vero per Einstein, che il tempo ci che misura l'orologio - beninteso funzionante). E domando: ma da chi "il fenomeno interpretato in modo diverso"? E si viene a sapere: ma dal professore, naturalmente, che rimanda alle sue dispense.
>

Te l'ha spiegato chiarissimamente Fabri. Provo a semplificartelo
ancora di pi�.
Se tu hai due orologi perfettamente sincronizzati nello stesso punto
(con tutti i problemi di definire cosa vuol dire sincronizzato...) e
poi ne porti uno a grande altezza per un po' di tempo e poi lo riporti
indietro allo stesso punto del precedente noterai che quello che �
stato a grande altezza ha contato meno secondi dall'istante in cui li
hai divisi.
Questo � il fenomeno fisico previsto, non messo in dubbio da nessuno e
osservato sperimentalmente con grande precisione.
Poi arriva l'interpretazione del fenomeno...
Cosa significa che l'orologio pi� in alto abbia contato meno tempo?
"che il tempo � trascorso pi� lentamente per l'orologio che stava pi�
in alto" ?
Non saprei proprio... Anche solo per ragioni linguistiche per fare una
comparazione dovresti avere un termine di paragone, no? ("pi�
lentamente"... de che??)
Alla fin fine in ogni punto in cui � stato l'orologio il tempo passava
alla velocit� di un secondo al secondo se vai a vedere.....
Received on Tue Nov 27 2012 - 12:27:44 CET

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