Re: Sulla regola dimensionale
Un po' in ritardo a causa di censure automatiche ma ci sono ancora
>... e invece c'� questa cosa che ci copre l'evento futuro. E' l'evento
>presente!
>
Qui non sono d'accordo anzi volendo un esempio c'e': guardando le stelle noi
le vediamo come erano qualche milione di anni fa e l'evento presente non ci
copre un bel niente...
>Non abbiamo gli opportuni "gradi di libert�" che ci
>permetterebbero di muoverci nel tempo. Questi gradi di libert� ci sono
>preclusi dalla monodimensionalit� temporale. In uno spazio monodimensionale
>non abbiamo molta scelta di movimento... o in avanti o indietro; in uno
>spazio a due dimensioni, possiamo ruotare su noi stessi e possiamo sceglire
>tra un'infinit� di direzioni (tante quante sono le rette passanti per un
>punto). In uno spazio a tre dimensioni la scelta di movimento aumenta
sempre
>di pi�.
Eh no: e' ben diverso e non centra la monodimensionalita', in uno spazio a
1D noi lo vediamo comunque tutto o meglio secondo il tuo vecchio
ragionamento vediamo le proiezioni dunque a 0D
pero' non ci e' precluso di vedere un punto lontanissimo s enon si para
nulla in mezzo.
E poi non vedo il nesso tra muoversi e vedere...
>Se li dovessimo rappresentare con dei vettori, questi sarebbero tra loro
>"linearmente indipendenti", ovvero costituirebbero la base di uno spazio
>vettoriale.
Insomma mi spiace essere sempre critico ma per essere linearmente
indipendenti ( o no) 2 vettori devono fare parte dello stesso spaziom, un
vettore spazio e uno tempo non sono niente cosi', va bene invece se
definisci uno spazio 4D e prendi (x,y,z,0) e (0,0,0,t) che ovviamente sono
indipendenti.
>Allora visto non sappiamo il valore dell'angolo, proviamo a fare delle
>ipotesi. Sono ortogonali?
La risposta c'c' se come suddetto abbiamo a priori definito uno spazio a
prodotto scalare da cui si ricava l'angolo altrimenti non e' definito
Received on Mon Aug 30 1999 - 00:00:00 CEST
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