On 23 Aug 1999 18:05:34 +0200, "Echo" <mazzega_at_mpbnet.it> wrote:
>
>quando si va in motocicletta le curve si eseguono spostando il peso del
>corpo a sx o dx e NON girando il manubrio. E' come se non ci fosse lo
>sterzo, idem per la bici in velocit� si eseguono le curve senza utilizzarlo.
>La bici e la moto stanno in equilibrio dinamico per effetto giroscopico
>delle ruote (pi� grandi sono e pi� equilibrio c'� ) se corri su un tappeto
>mobile sei in equilibrio anche a velocit� 0
Scusate l'intervento: le mie conoscenze di fisica non sono
freschissime, ma lo sono le mie esperienze motociclistiche:
a velocita' basse, lo sterzo viene girato nella stessa direzione della
curva; all' aumentare della velocita' le curve si effettuano girando
il manubrio nella direzione opposta alla curva (indifferentemente
spingendo il semi-manubrio interno o tirnado il semi-manubrio
esterno).
La velocita' alla quale e' necessario modificare il comportamento
della sterzata varia in base a svariati parametri legati all' angolo
di sterzo, di avancorsa e di avanzamento degli steli della forcella
(offset), nonche' dell' interasse, del peso della moto e della sua
ripartizione sui suoi assi.
Lo so che la cosa sembra controintuitiva, ma si dimostra abbastanza
bene anche a livello fisico (e ci mancherebbe altro ;) ), ma e' una
cosa abbastanza noiosa e, per qualcuno, un po' "ostica" (non voglio
offendere nessuno, per carita'. Il primo che la trovava ostica sono
io).
Ti consiglierei percio' un semplicissimo esperimento che puo' farti
venire voglia di approfondire la cosa maggiormente anche a livello
meccanico: immagino che tu abbia una moto od uno scooter; lega due
fili di cotone o lana molto fine o carta (roba che si rompa bene) a
ciascuna delle estremita' dei semimanubri e da essi ad un punto
centrale (serbatoio o sella): e' importante che siano il piu' tirati
possibile, ma che consentano un minimo di movimento "in trazione"
senza che si rompano (per evitare che lo facciano sul dritto a causa
di vibrazioni, buche o manovre minime).
Trovati un pezzo di strada dritta e che abbia una curva (dx o sx non
importa) che tu riesca ad affrontare "piegando" la moto o lo scooter,
e verifica, una volta fatta la curva, quale filo si e' rotto: vedrai
che, se la "piega" avviene in maniera corretta, e' sempre quello
interno alla curva stessa, od almeno, quello interno e' quello che si
rompe per primo.
Saluti e scusate per la lunghezza
Fabio Andreozzi
Received on Mon Aug 30 1999 - 00:00:00 CEST
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