Soviet_Mario ha scritto:
> 1) ritenevo che la quantit� totale di energia (dove per totale intendo
> di qualsiasi genere, incluse ma non solo, sia l'energia raggiante sia
> la materia) fosse costante.
Mi spiace, ma non e' cosi'.
> 2) mi risultava che questi due comparti non siano comunque
> reciprocamente impermeabili ma bens� comunicanti (ossia in determinate
> circostanze della materia si pu� annichilare generando luce, in altre
> fotoni particolari interagendo possono generare coppie o sciami di
> materia).
Puo' succedere, ma non succede nelle condizioni attuali, dove
l'energia che si presenta come radsiazione e quella presente in
particelle massive sono praticamente non interagenti tra loro.
> ...
> Il dubbio (e il circa) solo perch� con l'aumento delle distanze
> crescerebbe (penso) l'energia gravitazionale totale del sistema e
> avrei detto che per conservare la somma energetica, i corpi dovessero
> appesantirsi un poco. Insomma una ragionamento per analogia, forse
> errata, al fatto che i nucleoni isolati hanno una somma di masse
> superiore al loro stato aggregato (legato) in un nucleo.
Il tuo problema e' che pensi all'universo come una palla limitata
circondata da uno spazio vuoto euclideo.
Altrimenti molto di quello che dici non si giustifica.
Quanto all'energia gravitazionale, ce la faremo spiegare da dumbo.
Secondo me non esiste.
> 3-b) una regione di spazio in espansione contenente solo fotoni
> causasse un loro spostamento al rosso. Ora questo mi parrebbe soltanto
> una diluizione, ossia una minore densit� di energia per unit� di
> volume, ma non proprio una diminuzione di energia totale.
Non e' cosi', perche' il numero di fotoni si conserva, mentre
l'energia di ciascuno si riduce.
> Sempre cucendo insieme notizie sparse lette in giro, sapevo anche che
> per i fotoni non esiste una invariante conservata circa il loro numero
> (ossia pochi fotoni energetici possono dividersi in tanti di minore
> frequenza).
In linea di principio potrebbero, ma nelle attuali condizioni i fotoni
della CMBR non interagiscono con nulla, quindi ciscuno resta se
stesso, solo che la sua energia decresce epr il redshift cosmologico.
> Ma mi lascerebbe di stucco sapere che l'energia raggiante non si
> conserva, come tu dici, finisce in uno scolatoio.
> E dove va a finire ? Sparisce semplicemente ?
Lo dice Aleph...
A me una simile espressione non sarebbe mai venuta in mente.
L'energia *sparisce* semplicemente.
> E ancora, se la sola espansione dello spazio facesse sparire energia
> raggiante, perch� allora una ricontrazione (crunch) non dovrebbe farla
> ricomparire per la stessa magia ed in una misura in effetti
> coincidente ?
Certo: e' proprio quello che accadrebbe.
> E, assumendo una contrazione (causata da cosa a questo punto non so),
> non potrebbe tornare a dominare l'energia radiante? PErch� non sarebbe
> reversibile ?
Risposta alla prima domanda: si'.
Alla seconda: non lo so. Non l'ho detto io.
Aleph ha scritto:
> Infatti, pur di tornare abbastanza vicini all'ipotetico momento del
> big-crunch, avremo nuovamente un fluido cosmico di materia e
> radiazione in equilibrio termico, con la differenza che al ritorno
> dovremmo sommare, ai fotoni del fondo rienergizzati dalla contrazione,
> il calore aggiuntivo prodotto dal processamento nucleare complessivo
> della materia nelle stelle, anch'esso incrementato per effetto della
> contrazione e questo determina l'entropia in eccesso di cui andavo
> dicendo.
E perche'? Col crescere della temperatura i nuclei, cosi' come si sono
formati, si scomporrebbero di nuovo in nucleoni, ecc.
dumbo ha scritto:
> infatti, e aggiungerei che gli universi spazialmente chiusi (gli unici
> che ci interessano qui parlando di cicli) hanno energia ** totale **
> (materia + radiazione + gravit�) esattamente nulla proprio a causa
> della chiusura.
Vorrei che mi spiegassi come si definisce l'energia gravitazionale.
Non solo dell'Universo, ma in generale.
Ho sempre creduto che in RG non abbia senso definirla.
--
Elio Fabri
Received on Sat Jun 05 2010 - 21:41:38 CEST