Marco Mauri ha scritto:
> Considero in n e il p a distanza infinita e fermi:
>
> n******************************p
>
> Il sistema avra' una certa energia di massa, una certa energia
> potenziale, una certa energia cinetica, che noi stiamo supponendo
> nulla.
>
> Ora n e p si avvicineranno fino a formare il deutone:
>
> np
>
> Il sistema avra' emesso un fotone di 2,22 MeV per compensare il salto
> di energia potenziale.
> Supponiamo ancora che il sistema abbia energia cinetica nulla ( ...non
> considero il rinculo dovuto all'emissione del fotone... spero che sia
> una buona approssimazione...)
> Perche' questo nuovo sistema dovrebbe avere una massa minore?
> Non e' forse vero che in E=mc^2 considero solo l'energia cinetica, che
> e' rimasta nulla, e l'enegia di massa a riposo, che non mi sembra
> cambiata?
>
> E' vero che l'energia potenziale e' diminuita (per l'interazione
> nucleare) ma nella formula dell'energia sopracitata non compare!
Lo sbaglio e' qui.
La massa (del deutone, come di qualsiasi altro oggetto) e' pari
all'energia *totale* del sistema nel rif. del centro di massa, divisa
per c^2.
Quando dico totale intendo che ci devi includere qualsiasi forma di
energia che il sistema possieda.
Incidentalmente, n e p del deutone *hanno* en. cinetica, e conta anche
quella.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sat Aug 21 1999 - 00:00:00 CEST
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