On 3 Giu, 18:37, cometa_luminosa <alberto.r..._at_virgilio.it> wrote:
> On 3 Giu, 10:33, Luciano Buggio <bugg..._at_libero.it> wrote:
>
>
>
>
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> > On 1 Giu, 21:13, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
>
> > > 2) Non hai bisogno d'immaginare un esperimento ideale: credi forse che
> > > la radiazione emessa dagli atomi sia monocromatica?
>
> > Ma il singolo atomo non emette a frequenze discrete?
>
> > Mi risulta poi che negli esperimenti alla doppia fenditura o comunque
> > in cui si fa intervenire un fotone alla volta vengono scelte sorgenti
> > (monoatomiche, come per esempio l'atomo di Mandel) in modo che
> > l'eccitaizone ad opera di una radiazione (laser nel caso citato)
> > produca l'emisione di un fotone alla vota (cos almeno si dice) di una
> > precisa frequenza.
> > Insomma, la radiazione emessa in questi esperimetni monocromatica.
>
> > Non � cos� ?
>
> Per avere fotoni monocromatici divresti avere un decadimento di durata
> infininita.
Questo risulta dalla composizione a tavolino del pacchetto d'onda,
tanto pi� corto quanto pi� ampia � la gamma delle frequenze.
Ma veniamo alla sorgente di Mandel (atomi di calcio eccitato da un
fascio laser, e tu stesso dici sotto con il laser le cose cambiano).
Per ragionare inconcreto, ti ricopio un brano tratto da F.Selleri-
( Paradossi e Realt�, Saggio
sui fondamenti della Microficisa , pag.74-75,-Bari. Laterza 1987:
Selleri � ordinario di fisica teorica all'Universit� di Bari.)
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"(....) Che cos'� una singola emissione atomica? Questa � una domanda
pi� elementare e pi� fondamentale, rispondendo alla quale potremmo
capire
tante cose sulla luce e sugli atomi stessi che la emettono. Pertanto
chiediamoci: � possibile avere delle sorgenti in cui un solo atomo
emette luce? La
risposta positiva viene per esempio dai Fisici Dagenais e Mandel, che
nei loro esperimenti hanno uisato come sorgente luminosa un tubicino
metallico dal quale � stata tolta l'aria e nel quale viene fatto
propagare un
fascetto di atomi di bassa intensit�. Una piccola parte del tubicino �
stata
tagliata via e sostituita da una parete di vetro perfettamente saldata
alla
restante parte metallica. Naturalmente il vetro � trasparente alla
luce
evenutualmente emessa da atomi propagantisi dentro il tubicino.:
questa "finestra" di vetro costituisce, appunto, la sorgente della
luce da
studiare.
Le cose sono sistemate in modo tale che un solo atomo alla volta "si
affacci" alla finestra.
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Questo "oggetto" che viene emesso � lungo una trentina di centimetri
(si chiama "lunghezza di coerenza" ed � stata determinata variando la
lunghezza di uno dei due bracci dell'interferometro, fono alla
scomparsa dell'interferenza).
L'atomo di calcio emette, vista la lunghezza d'onda laser, in una
determinata frequenza, che non ricordo, in ogni caso � monocromatico,
la durata dell'eccitaizone � limiitata (non la ricordo), da cui quei
trenta centimetri circa di ingombro longitudinale.
Qui e altrove si dibatte su onde, fotoni di cui si determina la
frequenza (che non si sa che vuol dire se non si associa l'onda, cosa
per la quale per� si dice che servono pi� fotoni) dall'energia secondo
E=hf, ma non si prende mai in consideraizone questo "modello" questo
oggetto lungo decine di centimetri che trasla nelle apparecchaiture
sperimentali.
Non � da qui che bisognerebbe cominciare?
***Quello***, si dice, � il fotone.
Ma cosa c'� un quella regione si spazio?
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
Received on Sat Jun 05 2010 - 10:29:49 CEST